Due standing areas allo Stadio Olimpico, zone dove i tifosi non abbiano posti numerati e possano anche assistere in piedi alla partita. È il progetto a cui sta lavorando il Campidoglio a Cinque Stelle e che ieri mattina è stato al centro di una riunione della commissione sport, alla presenza dei delegati del Coni Andrea Santinie e Alberto Lucantoni. In questa occasione il presidente della commissione Angelo Diario ha analizzato «i vari aspetti che potrebbero ostare alla realizzazione di settori da destinare ai posti in piedi. La prima criticità in tal senso – ha spiegato – è rappresentata dal Decreto Ministeriale 18/1996, il quale non ammette la possibilità di riservare posti in piedi negli stadi. Una normativa penalizzante per il calcio italiano, sulla quale proveremo ad interloquire con il Ministero di riferimento – l’annuncio -. Altri ostacoli potrebbero derivare dai costi di adeguamento strutturale dei vari settori dello stadio. In ragione di ciò, si dovrebbe procedere alla sostituzione degli attuali seggiolini con sedute pronte ad essere montate e smontate all’occorrenza».
Ma l’obiettivo rimane quello: seguire l’esempio all’Olimpico di ciò che già accade da tempo in diversi stadi tedeschi «per rendere più dinamico e appassionante il tifo sugli spalti». L’idea e’ quella di realizzare le due nuove zone il prima possibile: superati gli ostacoli, forse già all’inizio del nuovo campionato di serie A. L’obiettivo e’ oltre modo ambizioso: ampliare lo spirito socializzante dello stadio facendo calare al contempo le tensioni.