Diego, dove credi di andare? Spalletti è andato, cambia la panchina, cambia il modo di giocare, cambia anche l’importanza di ciascun giocatore. E allora Diego, si riparte da quel gol al Genoa (il tuo Genoa) che valeva una cinquantina di milioni. Eusebio Di Francesco, a testimonianza di un programma già definito, ha già chiesto ai dirigenti della Roma di bloccare la cessione di Perotti, che la società avrebbe forse sacrificato davanti a una buona offerta e che comunque, dopo le delusioni generate dai difficili rapporti con Spalletti, aveva messo in conto di andare via: il Milan, che già lo voleva quando giocava nel Genoa, gli aveva presentato una proposta molto interessante.
TASSELLI – Al contrario di quanto qualcuno possa pensare, Di Francesco è un allenatore che incide molto sulle logiche del mercato. Non perché non sia aziendalista ma perché ha bisogno di calciatori che ritenga adatti al suo sistema di gioco. Perotti è uno di questi.
PUPILLI – L’altro giocatore che non si muoverà è Dzeko. Di Francesco già da avversario ne ammirava il valore e i comportamenti, perciò vorrebbe trovarlo a Trigoria quando comincerà la stagione. Gli manca semmai il terzo uomo d’attacco, l’esterno da piazzare a destra. Perso Salah, che comunque era forse troppo solista per lui, arriverà un altro attaccante esterno, possibilmente mancino. L’ideale sarebbe Domenico Berardi, che però per costi e concorrenza non è facile da agganciare. A Di Francesco piace molto anche il Papu Gomez che però è destro di piede.