Una bella rimpatriata. Tanti campioni della Roma del passato scenderanno in campo stasera alle 19 al Santiago Bernabeu per sfidare le “leggende” del Real Madrid. Una partita organizzata dal club spagnolo, che ha invitato la Roma con la speranza (svanita ieri alla partenza da Roma, con tanto di biglietto aereo già fatto) di poter festeggiare Francesco Totti, un vecchio pallino di Florentino Perez. Il presidente sarà in tribuna insieme a 70.000 spettatori per questo evento per beneficenza, denominato Corazon Classic match, i cui proventi saranno devoluti alle iniziative della fondazione per oltre 7000 bambini dell’Africa. A volere fortemente questa partita è stato Emilio Butragueno, una delle leggende del Real Madrid e attuale direttore delle relazioni istituzionali del club, che il 15 giugno 1995 ha dato l’addio al calcio in una partita alla quale era stata invitata la Roma. Ieri a Fiumicino i vecchi campioni giallorossi erano contenti come ragazzini che si avvicinano all’esordio. L’allenatore sarà Ezio Sella, che sulla panchina della Roma, nella stagione 2004-2005, andò a giocare al Bernabeu e fece un gran primo tempo, concluso in vantaggio per 2-1 con i gol di De Rossi e Cassano, poi il crollo nella ripresa. «Ma per un tempo mettemmo in mostra un gran calcio, creando problemi al Real sul piano tattico».
EMOZIONI – Il capitano sarà Bruno Conti, che con i suoi 62 anni è il veterano della squadra. Si è portato anche il figlio Daniele e il nipotino Brunetto. Bruno non vede l’ora di scendere in campo, ha eliminato qualche sigaretta per fare bella figura, almeno per un tempo: «E’ una grande emozione tornare nello stadio dove nel 1982 ho alzato la Coppa del mondo. E’ bella questa iniziativa per scopi umanitari, ritrovare vecchi amici. E’ bello partecipare, ma alla mia età non mi piace perdere a calcetto nemmeno con i miei figli, quindi ce la metteremo tutta». Con Conti ci saranno tra gli altri Konsel e Pelizzoli, Cafu e Aldair, Balbo e Rizzitelli, Tommasi e Carboni, che ha raggiunto la comitiva da Valencia. Balbo si è preparato scrupolosamente: «Da qualche mese mi alleno con una squadra di dilettanti vicino a Bolzano, dove vivo spesso. Ci tengo a fare bella figura. Non è un problema di tenuta, ma di muscoli che non sono più elastici come un tempo».