Su una cosa Spalletti (forse) ha ragione: la sua figura nella Roma creava ormai divisione. L’avverbio è dovuto al fatto che in realtà a Roma-Genoa i fischi dei 65mila dell’Olimpico sono stati univoci. Tutti per lui, nessuno escluso. Al di là delle motivazioni tecniche, se un merito ce l’ha la scelta di Monchi di affidare la panchina a Di Francesco, è quello di ricompattare un ambiente, ormai esausto dai giri di parole del toscano e dalle sue crociate ad personam. Per carità, i meriti tecnici di Spalletti sono indiscutibili quanto la semplicità e la buonissima impressione che ha lasciato ieri il tecnico abruzzese durante la presentazione. Che questo ambiente lo conosce veramente, ci ha giocato e lavorato come dirigente e avrebbe potuto dunque sbandierare un attaccamento ai colori e passioni pregresse reali. Non lo ha fatto, se non in un piccolo passaggio legato a De Rossi, e questo è un punto a suo favore: «Io lo so perfettamente quello che i tifosi sperano, ma non sono qui per fare annunci e proclami. Sono qui per portare e trasmettere entusiasmo, umiltà e voglia di giocare a calcio. Mi hanno scelto per questo. Voglio trasmettere ai giocatori un grande senso di appartenenza».
Quello che negli anni si è perso, con i continui via-vai orchestrati dal mercato sabatiniano. Se tocca a Monchi mettere un freno alle voci sugli addii: «Non abbiamo intenzione di vendere giocatori ma di costruire la miglior rosa possibile per Di Francesco. Per quanto riguarda Salah il prezzo lo fa la Roma e se arriverà un’offerta pari a questa cifra decideremo». Di Francesco si culla uno per uno i calciatori che non vede l’ora di allenare: «De Rossi è il primo che ho chiamato. Lui sarà il mio punto di riferimento, a prescindere se sarà titolare o meno. Nainggolan ha segnato 12 gol da trequartista? Da mezzala nel 4-3-3 ne può fare 18. Florenzi? Lo voglio allenare prima di dargli un ruolo specifico. Strootman è un’ottima mezzala, giocatore trascinante, mentre Paredes è il centrocampista centrale del 4-3-3». Su Totti: «Sarei molto contento di poter continuare a lavorare con lui in un’altra veste». Dal Belgio rimbalza l’interessamento per il centrocampista Januzaj, dello United.