Sarà una Roma a tutta fascia quella che Monchi costruirà per Di Francesco, fedelissimo del 4-3-3 e grande fruitore di esterni. Il «perfil», per dirlo nella lingua del nuovo diesse, ossia il profilo del giocatore ideale per una squadra che ragiona in verticale è quel Karsdorp che l’Inter contende ai giallorossi in una vera sfida di mercato. Sabatini e Monchi si daranno battaglia a colpi di offerte per assicurarsi il talentino olandese che nel ruolo di terzino destro ci si è ritrovato di recente, per via di un’intuizione del tecnico Giovanni Van Bronckhorst. Calcisticamente è nato centrocampista centrale, o trequartista, per cui può essere un jolly per le emergenze in mediana, mala sua velocità sarebbe l’arma in più sulle fasce (e può giocare su entrambe) della Roma work in progress. Il prezzo del cartellino si aggira intorno ai 17-18 milioni di euro, la trattativa è al ribasso, ma il duello con i nerazzurri non aiuta a far calare il prezzo. Come procuratore ha Mino Raiola, l’uomo copertina dei quotidiani italiani e spagnoli dopo la clamorosa rinuncia al rinnovo di Donnarumma col Milan: con lui hanno rapporti ottimi sia Sabatini sia Monchi, che ha appena portato alla Roma un altro suo assistito, Moreno. Con il dirigente di Suning, invece, l’agente sulla bocca di tutti si è ritrovato a parlare proprio nella giornata milanese dedicata al portiere rossonero: sul piatto un altro terzino, Tete dell’Ajax, che avrebbe superato Karsdorp nella lista della spesa dell’Inter. La contesa con la Roma per Karsdorp resta aperta e Florenzi la segue interessato: la fascia destra è «casa» sua, ma Di Francesco potrebbe avvicinarlo alla porta, una volta guarito dal secondo intervento al crociato. Il suo obiettivo è tornare in gruppo ad agosto, ma stavolta il freno a mano è un po’ tirato e i tempi di recupero potrebbero allungarsi.
Anche Palmieri è alle prese con la riabilitazione, ma a sinistra c’è Mario Rui a coprirgli le spalle: «Piace al Napoli, ma resterà alla Roma», ha fatto sapere l’agente Giuffredi a Sportitalia. Tace e prende, tempo, invece, Totti, che fino a ieri non si è visto a Trigoria (deserta visto che Monchi era a Siviglia per faccende personali e né Baldissoni né Di Francesco si sono affacciati) e oggi parte per le vacanze. Avrà modo di riflettere sul futuro: in ballo c’è un ruolo di spessore che spazia dalla vicepresidenza alla direzione tecnica. Lui vuole andare oltre l’etichetta e capire i contenuti del nuovo mestiere, che potrebbe riguardare l’area sportiva, vicino a Monchi o alla squadra. Si sta creando una sorta di struttura manageriale che fungerà da legame tra spogliatoio e società: il team manager Gombar dovrebbe essere affiancato da De Sanctis, che è amico di Totti e potrebbe convincerlo a dargli una mano. Intanto Massara sta stringendo il rapporto con Monchi, ma dovrebbe comunque raggiungere Sabatini, che vuole portare a casa il primo round della sfida con lo spagnolo. I giallorossi hanno bloccato Bonato, ma una piccola percentuale di dubbio rimane. Anche perché tra Nanchino e Roma non ci dovrebbe essere partita.