«Diego non si tocca». Parola di Eusebio Di Francesco. Appena arrivato a Trigoria. Diego chi? Perotti. Lui e la sua garra. Quella grinta che mette sempre in ogni partita. Spesso decisiva per vincere le partite.
STAKANOVISTA – La stagione è finita, ma l’argentino di fermarsi non ci pensa proprio per niente. Con la testa è già in ritiro. Perché per lui non esistono vacanze. Testa bassa e pedalare, anche sotto al sole argentino. «Prima settimana di allenamento terminata – scrive sul suo profilo Instagram – non si molla niente». E via di corsa, tra un conetto e l’altro insieme agli amici Matias Almeira e Pablo Leguiza.
SUI SOCIAL – A testimoniare il tutto un video pubblicato da Diego, e tra i tanti like c’è anche quello di Kevin Strootman, un altro guerriero. Scorriamo i commenti sotto al post e… Radja Nainggolan scrive: «Ma che voglia hai» e giù risate. Per il centrocampista belga è il momento di relax e vacanze dopo una stagione vissuta a mille, per allenarsi c’è tempo. Pronta la risposta di Perotti: «Io mi devo allenare per forza, non sono forte come te». Sincerità tra una battuta e l’altra per Diego, che dopo questo scambio social tutto giallorosso con il compagno Nainggolan, riprendere a correre ed allenarsi.
PUNTO FERMO – Perché la nuova stagione è dietro l’angolo, e il 7 luglio – giorno in cui la squadra andrà in ritiro a Pinzolo – arriva molto prima di quanto si possa pensare. Ecco perché Perotti vuole farsi trovare pronto fin da subito per partire alla grande e convincere subito il suo nuovo allenatore. Da possibile cessione può diventare uno dei punti fermi della Roma di Di Francesco. La stagione è lunga e quest’anno c’è (di nuovo) la Champions, sarà fondamentale non avere cali fisici nei momenti decisivi dell’anno.
CON SPALLETTI… – Diego era uno di quei giocatori con i quali la Roma avrebbe potuto fare cassa: lo voleva il Milan, e se fosse rimasto Luciano Spalletti l’esterno sarebbe sicuramente partito. Con l’arrivo di Di Francesco invece la musica è cambiata. Eusebio ha bloccato una sua eventuale cessione perché l’argentino è l’ideale per il suo 4-3-3: salta l’uomo e gioca per la squadra, proprio come piace al tecnico.
GOL CHAMPIONS – La voglia di ripartire è tanta, Diego vuole ricominciare da dove aveva finito: petto nudo e maglia sventolata come una bandiera. Classico gol dell’ex nell’ultima giornata contro il Genoa, decisivo per la qualificazione diretta in Champions League.
NEL DESTINO – E se a questo aggiungiamo le statistiche e le coincidenze che si incastrano tra loro il gioco è fatto. Facciamo un passo indietro nel tempo, 1 febbraio 2016: Perotti sbarca a Roma in prestito dal Genoa. 2 febbraio 2016: Perotti debutta in giallorosso. Ma non solo, perché si gioca Sassuolo-Roma e Diego è subito decisivo con un assist per El Shaarawy: ruba palla sulla trequarti, entra in area, arriva sul fondo e mette in mezzo per il Faraone. Ordinaria amministrazione per lui, facile facile. Importante però, per far capire subito di cosa era capace di fare. In un anno e mezzo l’hanno capito tutti. Ma per lui cambia poco: testa bassa e lavorare. Anche d’estate.