“Al Milan minacciarono di escludermi dalla lista Champions, così con un po’ d’orgoglio mandai tutti al diavolo e andai a Roma firmando un contratto importante da 5 anni. A Trigoria ebbi un’accoglienza importante, iniziai da Dio, segnai 17 gol in 6 mesi, poi esonerarono Ranieri e arrivò Montella, sbagliai un rigore in Champions, si creò polemica intorno a me e io fui messo fuori, eppure ero il capocannoniere della squadra”.
In quel periodo ci fu il cambio di proprietà, Sabatini disse subito che io ero un problema a iniziai a girovagare. Alla Juventus segnai un gol importante al Cesena, ma tra contratto importante e cartellino decisero di investire su altri”.
“Andai al Genoa e segnai 12 gol, così tornai a Roma, fui protagonista delle 10 vittorie consecutive, ma a gennaio tornò Destro e loro mi dissero che sarei stato il terzo attaccante. Ma come? – dissi – Sono stato titolare finora!. Mandai tutti al diavolo, accettai la prima squadra che uscì fuori”.
“Ero schifato da tutto e me ne andai al West Ham, ma a marzo mi feci male. Tornai per l’ultimo anno a Roma, feci 7 mesi senza fare una partita e l’anno dopo feci 3 mesi di vacanza per staccare completamente, ma allenandomi