James Pallotta lo ha conquistato qualche mese fa, tanto che il presidente gli ha affidato la Roma e ieri, nella foto pubblicata sui social del club, se lo abbracciava in macchina a Londra insieme con Eusebio Di Francesco. I giocatori, invece, Monchi se li è conquistati a Trigoria, e a raccontarlo, per la prima volta in modo esplicito, è stato Kevin Strootman. Non dai Caraibi, dove è con la fidanzata, il fratello e il cognato, ma da Roma: prima di partire per le vacanze, l’olandese al sito ufficiale del club ha fatto il bilancio della stagione appena trascorsa, ma ha anche speso parole di grande stima per il direttore sportivo con cui ha concluso la trattativa legata al rinnovo di contratto: «Quando è arrivato ha parlato con tutti i giocatori. Ovviamente ha parlato anche davanti al gruppo, raccontandoci chi era e dicendoci qual era il suo obiettivo. Lui vuole vincere e questa è musica per le nostre orecchie».
L’ANNO GIUSTO – Se la prossima sarà la stagione che porterà a Trigoria un trofeo dopo dieci anni nessuno può dirlo, ma intanto Strootman non ha problemi ad ammettere come Monchi possa diventare, o sia diventato già, una figura molto importante: «Il modo in cui parla, i traguardi che ha raggiunto, i trofei vinti e i giocatori che ha acquistato sono un biglietto da visita di tutto rispetto. Lui – ha aggiunto il centrocampista –, sarebbe potuto andare a lavorare in molti altri club, ma ha deciso di venire qui. Quindi è stata brava anche la Roma a convincerlo. Questo dimostra l’ambizione di tutti. Dimostra che la società vuole migliorare e lo sta facendo e noi sappiamo quanto Monchi voglia vincere».
LA CHAMPIONS – Vincere, vincere, vincere: Strootman lo ripete spesso. Non solo: finalmente l’olandese può tornare a giocare la Champions da protagonista, e infatti il momento peggiore dello scorso anno, per lui, è stato proprio il fallimento contro il Porto: «Quando lavori tutto l’anno – sebbene io non abbia giocato molto nella stagione 2015-16 – per raggiungere il 3° posto e qualificarti in Champions, per poi buttare tutto all’aria in quel modo, con tre cartellini rossi in due partite… È stata una grande delusione uscire ai preliminari, forse la più grande della stagione». Insieme all’eliminazione dall’Europa League. «Abbiamo guardato il video del secondo tempo di Lione moltissime volte, ed è stato incredibile che la partita sia andata in quel modo. Perché nel primo tempo avevamo giocato bene e avremmo potuto essere sopra di due gol. Eravamo 2-1, dopo essere stati in svantaggio. Si è trattato di qualcosa di inaccettabile per noi. Giocare un primo tempo in quel modo e poi farci scappare la partita dalle mani nella ripresa, non eravamo più noi». La Roma poi si è ripresa, pur mancando anche la finale di Coppa Italia, ma questo adesso è acqua passata. Lo ha detto Monchi, lo ha ribadito Strootman.