Tecnicamente, anzi contrattualmente, Francesco Totti è ancora un calciatore. Salvo sorprese clamorose lo sarà per un’altra settimana, sette giorni esatti, per poi dedicarsi a una nuova vita. Ma di questa nuova vita dovrà parlare alla Roma, al rientro dalla vacanza greca. E così, tra una riunione e un viaggio di mercato, Monchi e Baldissoni dovranno riceverlo per discutere il ruolo che Totti dovrà esercitare (eventualmente) all’interno della compagine dirigenziale.
L’APPUNTAMENTO – La convocazione a Trigoria non è ancora arrivata, perché i dirigenti sono impegnati e perché Totti ha preferito staccare per un po.’ Ma arriverà di sicuro tra la fine del mese e l’inizio del prossimo. In tempo, forse, perché Totti possa partecipare già al ritiro di Pinzolo con il nuovo incarico. Certo, i tempi sono strettissimi. E non c’è fretta di riabbracciarsi, da una parte e dall’altra, dopo la commovente festa d’addio del 28 maggio. Ma stiamo a vedere, perché tutto è possibile.
ORIENTAMENTO – Per il momento, Totti è in posizione d’attesa. Ha ormai deciso di non giocare più, se non sulle spiagge con il figlio e nelle partite tra amici, visto che nessuna ipotesi tra quelle che gli erano state proposte lo convinceva ( per un discorso di vita privata più che economico). Solo che non è disposto ad accettare un ruolo di rappresentanza, da «ambasciatore» come vorrebbe il presidente Pallotta. E’ invece tentato dall’idea che gli ha proposto Monchi, entrare nella direzione sportiva come illustre collaboratore per imparare un mestiere e poi magari scegliere. Una figura carismatica come Totti sarebbe preziosa per la Roma durante le trattative di mercato, soprattutto per convincere i calciatori in ballo a trasferirsi a Trigoria.
COLLOQUI – Del futuro Totti ha parlato anche a Morgan De Sanctis, che il 6 luglio sarà a Roma per il raduno e per cominciare la sua carriera di club manager, cioè un dirigente che leghi società e squadra facilitando la comunicazione tra le varie anime del mondo romanista. Se volesse, Totti potrebbe anche affiancare De Sanctis per un periodo per conoscere da vicino le dinamiche che guidano la vita dei manager. La presenza di tanti amici – De Sanctis è stato l’unico romanista invitato alla cena successiva a Roma-Genoa, Di Francesco è stato suo compagno di squadra – è uno stimolo forte per tenere aperta la porta evitando che sbatta.