La maledizione scudetto continua, per i ragazzi del 2001: lo scorso anno lo persero in finale con l’Atalanta, ai supplementari, stavolta è il Milan a negar loro il tricolore, con un 5-2 che li punisce oltre i loro demeriti. Il gruppo è lo stesso d’un anno fa, sono cambiati allenatore e portiere: lo scorso anno D’Andrea in panchina e Giuliani tra i pali, ora Rubinacci e Cardinali. Ma ieri il portiere giallorosso non si è presentato bene, tuffandosi in ritardo su un tiro non impossibile di Tonin: Milan in vantaggio dopo appena 46’’. Lo scorso anno non c’era il regista titolare, Chierico jr, fermato da una lussazione alla spalla, quest’anno sì, ma dopo 5’ deve lasciare il campo per lo stesso problema. Al 18’ la Roma incassa il 2-0 e al 23’ il tris. Ma la reazione c’è, perché Riccardi e Barbarossa accorciano, e a 6’ dalla fine una gran parata di Soncin nega a Greco un pari clamoroso ma in fondo meritato, prima di quarto e quinto gol, arrivati nell’assalto finale, tutti avanti e schemi saltati.
TROPPI ERRORI – «Non è partita bene la finale, poi non siamo stati bravi noi – commenta Rubinacci a Roma Tv – siamo stati lunghi e abbiamo concesso il palleggio. Nella ripresa siamo entrati con un altro piglio, li abbiamo chiusi nella metà campo, ma non abbiamo raggiunto il pari. Noi abbiamo sbagliato troppo, hanno giustamente vinto loro. Ma giocare a quest’ora (le 17) è assurdo, ne ha risentito il calcio. Quando c’era da spingere, nel finale, non c’erano più le forze».