Alisson, Skorupski e Diego Alves: il triangolo è servito. Il primo è stato promosso titolare dopo un anno di apprendistato dietro Szczesny. Il polacco, di rientro a Trigoria, non vuole invece restare per fare il secondo e sarà dunque sacrificato sull’altare delle plusvalenze. Resta il terzo, Diego Alves, che proprio ieri ha festeggiato 32 anni e si appresta, quando Monchi avrà trovato una sistemazione a Skorupski, ad integrare la rosa dei portieri a Trigoria. Il ds ha infatti bloccato il brasiliano, entusiasta dalla possibilità di questa nuova esperienza. Prima, però, bisogna attendere la partenza del polacco. Proprio in quest’ottica, va letta la smentita dell’agenzia Promoesport che cura gli interessi del carioca, attualmente tesserato col Valencia.
VIA VAI TRA I PALI La concorrenza interna lo scorso anno stimolò Szczesny alla migliore stagione della carriera. L’augurio è che, nell’anno che si concluderà con i mondiali, possa accadere la stessa cosa con Alisson. Curiosità: all’alba della settima stagione della gestione Usa, Alisson sarà il quinto titolare diverso dopo Stekelenburg, Goicoechea, De Sanctis e Szczesny, senza considerare che una delle gare più importanti disputate, la finale di coppa Italia del 26 maggio 2013, venne disputata con Lobont in porta.
IL PARARIGORI Diego Alves poteva vestire giallorosso già sei anni fa. Prima di prendere Stekelenburg, infatti, il brasiliano era finito nel mirino dell’ex ds Sabatini. Anzi, era probabilmente in prima fila insieme all’olandese. Veniva da due stagioni incredibili all’Almeria, dove aveva iniziato ad alimentare la fama di para rigori. Poi, al momento di decidere, venne frenato dal passaporto comunitario. Si trattava di attendere poche settimane, le pratiche erano state avviate e si conosceva già la risposta, positiva, del Consolato italiano. Tuttavia Sabatini, già scottato dall’affaire Carrizo, e allettato dal portare un ‘nome’ a Trigoria, come era all’epoca Stekelenburg reduce da un ottimo mondiale, virò sul portiere dell’Ajax. Che poi a Roma si sia rivelato un flop, è un’altra storia. Diego Alves, invece, ha trascorso la sua vita sportiva al Valencia dove ha vinto poco ma è diventato uno dei portieri più affidabili della Liga. Nell’ultimo campionato ha parato 6 rigori su 8, due nella stessa gara contro l’Atletico Madrid. Numeri incredibili pensando che in carriera spagnola ne ha neutralizzati 24 su 50, tre addirittura a Cristiano Ronaldo che dal dischetto lo ha superato soltanto in un’occasione.