Maxime Gonalons sarà uno dei protagonisti della Roma che verrà. Perché Di Francesco ci ha creduto subito (mettendolo ad esempio al centro di ogni esercitazione, quasi come fosse la stella polare della squadra) e perché lo stesso d.s. Monchi lo ha presentato così: «È un giocatore che in passato ho rincorso spesso, adesso che si sono create le condizioni per prenderlo per fortuna lo abbiamo portato a casa». Poi il terzo indizio: lui, Gonalons, non si nasconde affatto. «Sono qui per vincere dei titoli, questo per me può essere un anno molto importante ». Ieri, ad esempio, in tutte le esercitazioni tattiche per la fase offensiva Gonalons era il regista, l’uomo deputato a costruire gioco e creare l’azione.
Se pensiamo che al Sassuolo Di Francesco non faceva mai a meno di uno come Magnanelli, immaginiamoci cosa potrà succedere con il francese. De Rossi permettendo, però. Perché il capitano giallorosso gioca proprio nella mattonella di Gonalons e l’impressione è che i due finiranno con essere l’uno il cambio dell’altro. Almeno nel 4-3-3, potendo magari provare a convivere nel 4-2-3-1. «Daniele è un calciatore che ammiro da tempo, per me è sempre stato un esempio e avrei voluto emulare il suo tipo di carriera restando sempre nel Lione, ma purtroppo non è stato possibile. Ora sono felice di essere qui e non mi resta che imparare da un calciatore come lui».