Roma, Milano, Pinzolo, il Circo Massimo. Monchi viaggia e lo fa spingendosi oltre col pensiero, dando spazio al sogno di tutti a cui nessuno fino a ieri aveva dato voce. Il direttore sportivo dalla Val Rendena (dove è arrivato anche Zecca, braccio destro di Pallotta) ad abbandonare il profilo basso rispondendo ad un tifoso preoccupato per il mercato: «Se farò una squadra forte? Ci vediamo al Circo Massimo a fine anno». Una provocazione rassicurante. Lo spagnolo ha poi corretto il tiro in sala stampa: «Non si può paragonare una battuta ad un tifoso con una dichiarazione ufficiale. Sono una persona molto ambiziosa per natura, forse sfrontata, e magari anche per questo ho ottenuto risultati importanti. Un campionato non si vince a dicembre, una rosa non si fa ai primi di luglio. Alla chiusura del mercato – promette Monchi – la Roma avrà un’ottima squadra, allestiremo un gruppo che saprà lottare e sarà competitivo. Non so se ci vedremo al Circo Massimo, l’importante è avere degli argomenti per essere lì e la Roma li avrà». È il momento di portare validi argomenti, o per meglio dire giocatori, alla corte di Di Francesco, dopo aver fatto sacrifici importanti: «Il periodo delle cessioni dei big è terminato, è l’ora di costruire. Nainggolan e Manolas restano. Vogliamo prendere un altro centrale di difesa, senza che nessuno parta». Bloccato il terminal delle partenze, a Fiumicino il via vai dovrà iniziare ad esserci agli arrivi. Manca ancora l’ufficialità della firma di Rudiger con il Chelsea, ma solo perché il tedesco si sta godendo le vacanze in America e non ha fretta di volare a Londra per chiudere la trattativa. Solo una formalità, comunque. È tutto fatto anche per il trasferimento di Mario Rui al Napoli, ma c’era stato uno stop improvviso nel pomeriggio poi risolto in serata: dopo aver trovato l’accordo perla cessione a titolo definitivo (9.25 milioni più 1), i partenopei avevano recapitato una mail ai giallorossi in cui riformulavano i termini della proposta, passando ad un prestito da tre milioni con obbligo di riscatto (sempre oltre 10 milioni nelle casse giallorosse). Monchi si era inizialmente irrigidito ma alla fine ha lasciato andare il terzino da Sarri con una formula di pagamento diversa.
Anche il procuratore Giuffredi aveva tuonato a Sky Sport: «Indietro non ci torno, le società trovino una soluzione. Rui non va in ritiro con la Roma e non va bene che dopo un giorno si cambi tutto». Infatti, a fine giornata la fumata bianca, fissate per domani le visite col Napoli prima di raggiungere Dimaro e Sarri. Intanto Monchi ha già cominciato la ricerca del sostituto e tra i vari nomi vagliati ci sono quelli di Stafylidis dell’Augusta e Durmisidel Betis Siviglia (pista più fredda). Alternative le sta cercando anche a Defrel, che ha il profilo giusto ma «il Sassuolo vuole molti soldi». Dopo la chiacchierata a Milano con i dirigenti neroverdi, l’attaccante si è allontanato dalla Roma, ma non è escluso che le parti si rivedano presto per venirsi incontro.
«La distanza è molto grande. Non abbiamo intenzione di pagare più del prezzo che riteniamo giusto», sottolinea il diesse che si è visto respingere l’offerta da poco meno di 20 milioni di euro a fronte di una richiesta di 25. Niente da fare per Foyth, destinato al Tottenham. Mancano ricariche sugli esterni, un vice Dzeko e un centrale, Monchi non sembra però avere fretta: «Preferisco che un calciatore arrivi tardi, ma sia quello che voglio davvero». In attesa c’è anche Nainggolan, che gli manda un messaggio tramite i social: «Sto aspettando il rinnovo, come al solito». Arriverà. Così come Totti in versione dirigente: «Ora si sta riposando, ma lo aspettiamo a braccia aperte. La Roma è casa sua, ha le chiavi e può entrare senza bussare. Ci auguriamo che lo faccia». Punto giovani: Crisanto va in prestito al Siena, Machin al Brescia con diritto di riscatto e contro riscatto, Frattesi e Marchizza al Sassuolo, a prescindere da Defrel.