Ecco le prime dichiarazioni delle parti in causa dopo la trasmissione da Roma Capitale alla Regione Lazio del dossier relativo allo Stadio della Roma.
James Pallotta: “Siamo molto soddisfatti per l’avanzamento della procedura, un ulteriore passo verso la realizzazione di una delle opere più importanti in Italia. Siamo convinti che il progetto Stadio della Roma-Tor di Valle possa contribuire allo sviluppo e al rilancio della Capitale, oltre a regalare alla città un nuovo stadio di cui i tifosi giallorossi possano essere orgogliosi”.
Luca Parnasi, Presidente di Eurnova impegnato nei lavori di realizzazione, ha invece dichiarato: “Da cittadino romano e amante di Roma non posso che essere entusiasta per questo nuovo passo avanti del progetto. Desidero esprimere, questa volta da imprenditore che opera nella nostra città, un sentito ringraziamento a tutti gli uffici coinvolti e confermare la nostra disponibilità ad un constante dialogo durante la prossima fase dell’iter amministrativo. Abbiamo disegnato un progetto che proietterà Roma verso una nuova fase di lavoro e di crescita, avvicinandola sensibilmente alle altre capitali europee affinché possa riaffermarsi, attraverso un’opera di ampio respiro internazionale, un sano orgoglio di sentirsi cittadini romani”.
Il progetto Stadio della Roma-Tor di Valle non è solo un’infrastruttura sportiva ma anche un progetto di sviluppo e rigenerazione urbana, fra i più grandi in corso in Europa.
L’investimento privato, pari a circa 1,7 miliardi di euro, avrà una grande ricaduta pubblica: circa il 30% dell’investimento tornerà al Comune sotto forma di opere pubbliche (440 milioni di euro).
Il progetto consentirà la realizzazione di una serie di opere che miglioreranno i trasporti in tutto il quadrante e darà vita a un grande intervento di creazione di verde pubblico.
L’intero progetto occuperà 180 ettari, di cui oltre 120 ettari di spazi interamente dedicati ai cittadini, 60 di verde pubblico, creando così il secondo polmone di Roma.
Dal punto di vista del lavoro la realizzazione occuperà fino a 4mila operai impiegati a regime, con oltre 500 milioni di euro di salari.