«L’alternativa a Dzeko, due esterni offensivi, il terzino sinistro, il centrale». Eusebio Di Francesco prepara la lista della spesa, da presentare al d.s. Monchi (e al presidente Pallotta). Dopo appena quattro giorni di ritiro, il tecnico giallorosso ha individuato i ruoli scoperti, ma non mette fretta alla società: meglio gli uomini giusti al posto giusto, anche se c’è da attendere un po’ di più.
«La cosa importante – le parole del tecnico a Sky – è la qualità dei giocatori. Non dobbiamo essere frettolosi nelle scelte: stiamo facendo acquisti mirati, ed è quello che ho chiesto a Monchi. Solo quando saremo al completo potremo dire se il gap con la Juventus è ridotto». L’indicazione è però avere due alternative per ogni ruolo. «Col direttore stiamo cercando di formare 22 titolari, calciatori che ci permettano di fare la differenza in ogni circostanza. A centrocampo stiamo messi bene, dobbiamo mettere mano negli altri reparti». In mezzo al campo c’è anche Radja Nainggolan. Il belga negli ultimi giorni ha mandato più di un segnale alla società, che da oltre un anno gli ha promesso un adeguamento del contratto. Lo scambio di battute social con Strootman e Salah è stato ridimensionato da Di Francesco, che lo ha liquidato come uno scherzo tra ex compagni.
«Lo ha detto anche Perotti che a Radja piace scherzare. Ritengo che Salah sia stato poco elegante nel fare quel commento, visto che è uno di quelli che ha preferito la Premier League. Nainggolan è un calciatore forte e noi ce lo vogliamo tenere stretto. È il mio obiettivo e anche quello della società: lo avremo sicuramente nel ritiro degli Stati Uniti». La vicenda del rinnovo però va risolta, e pure in fretta. Non è un mistero, infatti, che Spalletti e Sabatini sarebbero disposti a tutto pur di portarlo all’Inter (si parla di un’offerta di 45 milioni più bonus, 6 milioni netti d’ingaggio al giocatore). Mentre i media inglesi parlano di un’offerta di 7,5 milioni di euro al calciatore da parte del Manchester United.
Nainggolan ha sempre dichiarato di voler rimanere in giallorosso, e lo ha anche dimostrato lo scorso anno rifiutando una sontuosa offerta degli inglesi del Chelsea, ma aspetta una chiamata da parte della Roma, che ancora non c’è stata. Così come non c’è ancora stato l’incontro con Francesco Totti. «Deve scegliere lui – ha proseguito Di Francesco -, è abbastanza grande per decidere il ruolo. Non può fare l’allenatore perché ci sono già io, ma ritengo che per noi sarà un valore aggiunto e ci darà una grande mano per capire tante dinamiche. Il presidente Pallotta mi ha chiesto entusiasmo e di provare a dare fastidio alla Juventus. È questo è l’obiettivo della società, ed è giusto dopo il campionato dell’anno scorso».