L’appuntamento è fissato per la serata. Pallotta da una parte, Totti dall’altra. L’ultimo atto, doveroso e indispensabile, prima di certificare il ritorno di Francesco alla Roma: non più da capitano ma come dirigente. Firmerà per 6 anni, tramutando in un contratto la scrittura privata sottoscritta dodici mesi fa, quando rinnovò il suo ultimo anno da calciatore. L’ex numero dieci ha passato il primo pomeriggio a Trigoria, sbrigando formalità legate all’annuncio della sua nuova vita: sabato partirà per nuove vacanze da cui tornerà soltanto ad agosto: quando inizierà a tutti gli effetti la sue seconda vita.
Il presidente è sbarcato in città apposta per mettere nero su bianco l’accordo che Totti ha trovato mercoledì a Trigoria con il ds Monchi. Nel lungo incontro con lo spagnolo, che gli ha ribadito di volerlo al proprio fianco per insegnargli il mestiere del dirigente sportivo, Totti ha deciso. Dopo aver ascoltato, con entusiasmo: è rimasto affascinato dal progetto che il manager spagnolo ha per lui e ha detto sì. Farà il direttore tecnico: una posizione più adatta del vicepresidente alle sue caratteristiche, ai suoi interessi e alla sua formazione. Soprattutto, una posizione che gli consentirà di lavorare al fianco di Di Francesco, che in un paio di lunghe telefonate ci ha tenuto a ribadire al suo ex capitano quanto possa essere importante poter contare sulla sua esperienza. E pure al ds Monchi, che sul know-how sviluppato da Francesco nei 25 anni di Roma conta molto: anche per dirimere situazioni sul mercato grazie al fascino che esercita sull’immaginario collettivo l’icona Totti.
“Nainggolan e Manolas non andranno da nessuna parte”. Dopo Monchi anche Pallotta dice stop alle cessioni eccellenti in casa Roma. Il presidente ha messo in chiaro che né il belga né il greco lasceranno la Capitale. “Noi se vendiamo lo facciamo per due ragioni. Primo, il financial fair play – spiega all’arrivo in hotel -. Il secondo poi è un discorso di valore del calciatore. Vendiamo perché pensiamo che con quei soldi possiamo comprare giocatori che si dimostreranno migliori di chi è partito”.