Tutto secondo copione. La Roma che esce allo scoperto per Mahrez, con il Leicester – sino a quel momento alla ricerca di acquirenti a fari spenti per l’algerino – che immediatamente fa un passo indietro. È il gioco delle parti di una trattativa che rischia di protrarsi almeno sino alla prima settimana di agosto. C’è infatti una data, quella dell’11, oltre la quale il club inglese non vorrebbe andare. Venerdì 11 agosto prende il via la Premier League proprio con il Leicester che andrà a far visita all’Arsenal. Scherzi del destino, visto che alla corsa per Mahrez proprio i Gunners – se Wenger non riuscirà ad acquistare Lemar dal Monaco – potrebbero rivelarsi l’avversario più ostico. Il condizionale è tuttavia d’obbligo, perché la Roma in questomomento corre da sola. A confermarlo il tecnico Shakespeare un paio di giorni fa: «Vi avevo detto che non avevamo ricevuto offerte per Mahrez, in realtà non è così. Una è arrivata, quella della Roma, che però è stata ritenuta bassa».
SLIDING DOORS – Trentacinque milioni, forse addirittura 40, la prima richiesta della società inglese con la Roma che si è fermata volutamente più o meno alla metà, intorno a 22-23. Messa così sembra un Everest impossibile da scalare. Ma quando Monchi ha effettuato la proposta, il ds era ancora in corsa per Barreca abbandonato poi a favore di Kolarov. Un risparmio importante sul costo del cartellino (almeno una decina di milioni) anche se l’ingaggio del serbo è notevolmente superiore rispetto a quello dell’Under 21 azzurro. Un acquisto, quello dell’ex laziale, che preclude inoltre piste esotiche visto che la Roma, avendo già tesserato il messicano Moreno, non ha più possibilità di acquistare calciatori extracomunitari (addio dunque a Nastasic). Mahrez lo sarebbe, è algerino, se non avesse anche il passaporto francese. Ieri in un virtuale remake del fortunato film ‘Sliding Doors’ si è incrociato con Salah. Ha vinto 2-1 l’egiziano, autore anche di una rete, ma Riyad non ha sfigurato mettendo in mostra il solito repertorio di giocate di qualità del quale è provvisto. E non è un caso che al termine della gara, il vice presidente del Leicester, Srivaddhanaprabha, sia tornato a parlare di lui: «Al momento non esiste un’offerta effettiva per Mahrez o se c’è, è troppo bassa». E poi: «Non voglio stabilire nessun prezzo, perché la nostra intenzione, in primis, è quella di non venderlo. Potrei dire 40, 50 o 100 milioni, davvero non saprei quantificare. Di un giocatore bisogna considerare il suo valore nel momento in cui lo stai per vendere. Non posso lasciarlo andare nel momento in cui non c’è sul mercato chi ne possa prendere il posto». Due indizi: oltre ad una mera questione di soldi, per lasciar partire Mahrez il Leicester deve trovare prima il sostituto.
L’OPZIONE DI SCORTA – Ricapitolando: per dirla alla Monchi si tratta di «un’opzione difficile», dove il calciatore – che il 30 maggio scorso ha chiesto pubblicamente di esser ceduto – dovrà comunque recitare la sua parte. La Roma è pronta nelle prossime ore a salire con l’offerta a trenta milioni, consapevole che probabilmente non basteranno ma diventeranno la base sulla quale poi cercare d’incastrare i bonus e trovare l’intesa. Più o meno quanto accaduto, a parti invertite, con il Liverpool per Salah, arrivato a costare complessivamente 50 milioni, con una base fissa di 42. Tutto su Mahrez, quindi. Anche se il ds, sfruttando l’interessamento per Toljan, terzino sinistro dell’Hoffenheim poi sfumato a favore di Kolarov, si è informato con l’agenzia che lo segue anche di Suso, alle prese con un difficile rinnovo contrattuale, stile Manolas per intenderci. Lo spagnolo è la carta di riserva che Monchi spera di non dover utilizzare.