La Roma prosegue la preparazione in terra americana. Ieri altra doppia seduta per la squadra sui campi dell’Ohiri Field di Boston, all’interno dell’Università di Harvard, in vista del test contro il Tottenham, fissato per il 25 luglio nel New Jersey. Primo allenamento in giallorosso per Kolarov che ha svolto un lavoro individuale in palestra (ieri insulti dai tifosi della Roma con scritte in città e della Lazio con uno striscione ad Auronzo). In gruppo, invece, Florenzi che continua ad essere schierato terzino destro. La divisione per reparti è una costante del metodo di Di Francesco che vuole una squadra corta e compatta. Juan Jesus sembra aver assimilato le idee del tecnico: «Accorciando le distanze possiamo rubare palla e ripartire in contropiede – le sue parole – esterno o centrale per me conta poco. Kolarov? Grande giocatore».
Assente nelle esercitazioni Moreno: il messicano, frenato da un affaticamento muscolare. El Shaarawy, che sta recuperando da un problema alla schiena, si è diviso tra palestra e fisioterapia in compagnia di Karsdorp e Palmieri: «Non ho niente di grave, è solo un fastidio che richiede un po’ di tempo per essere smaltito – ha spiegato a Roma Tv – spero di unirmi al gruppo il prima possibile». L’attaccante sa di essere un’arma offensiva importante per il 4-3-3 dell’allenatore: «Ho parlato con il mister che chiede molto lavoro a noi esterni». Il Faraone non nasconde le sue ambizioni: «Dobbiamo porci l’obiettivo di vincere un trofeo, questa piazza lo merita. Ci sono i presupposti per una grande annata».