C’è da colmare una distanza. Ad oggi anche molto importante. Perché l’offerta della Roma resta ancora quella lì, 23 milioni di euro più bonus, mentre la richiesta del Leicester non si schioda da quota 40. Tanta roba, verrebbe da dire, anche se a Trigoria non hanno perso la fiducia di poter portare Riyad Mahrez in giallorosso. Anzi. Tanto che oggi il d.s. spagnolo Monchi sbarcherà a Boston, in America, per fare il punto della situazione con il presidente James Pallotta. E capire fin dove sarà possibile spingersi. Con Mahrez la Roma sarebbe di fatto completa: due giocatori per ogni ruolo, due rose «titolari». E senza considerare Gerson, destinato ad andare altrove.
SOGNANDO RIYAD – Insomma, che Mahrez sia la classica ciliegina sulla torta con cui la Roma vuole chiudere la campagna acquisti è cosa risaputa. Il problema, però, è convincere il Leicester a far partire l’algerino, cosa non semplice. Monchi, quindi, oggi farà il punto con Pallotta e cercherà di capire se ci sarà la possibilità di fare un passo in avanti, alzando l’offerta. Diciamo fino a 30-32 milioni come base fissa, a cui magari aggiungere dei bonus che possano far vacillare il Leicester. Del resto, a Trigoria possono anche far leva su un aspetto importante e cioè il sì già incassato da parte del giocatore e la sua volontà di voler cambiare aria. La prossima, dunque, sarà una settimana importante. Magari non decisiva, ma importante sì. Perché, appunto, la Roma potrebbe presentare una seconda offerta, anche per evitare un inserimento del Barcellona. Ieri, infatti, dalla Spagna si ventilava l’ipotesi che i catalani potessero pensare proprio a Mahrez per il dopo-Neymar, nel caso in cui si concretizzi davvero la cessione del brasiliano al Psg.
SPEEDY KOLAROV – Monchi, intanto, in questi giorni sarà a Boston anche per un altro passaggio chiave e cioè l’ufficializzazione del rinnovo del contratto di Radja Nainggolan fino al 2021, cosa che dovrebbe avvenire nelle prossime 48 ore. Poi il d.s. si dedicherà un po’ anche al suo ultimo colpo, Aleksandar Kolarov, l’uomo che in questo momento sta già dividendo Roma. Da una parte una fetta di tifosi giallorossi che non digeriscono il suo passato nella Lazio (anche se in molti sottolineano il valore del giocatore e il fatto che abbia lasciato i biancocelesti oramai sette anni fa), dall’altra i laziali che gli rinfacciano la scelta di andare alla Roma. Il tutto con tanto di striscioni e il solito giro di insulti vari. Kolarov, però, di tutto questo non si preoccupa e da Boston inizia così la sua nuova avventura in giallorosso: «Non posso e non voglio negare il mio passato. Però in questo momento sono alla Roma e come ho dato il 100% alla Lazio ora darò più del 100% per la Roma. La Lazio è stata una bella esperienza, ma da oggi loro sono miei rivali sul campo. Sono molto felice di vivere questa nuova avventura, Dzeko (con cui ha giocato al City, ndr) mi ha raccontato tante cose belle. Monchi? Lui è stato decisivo: ci siamo parlati chiaramente e abbiamo trovato l’accordo in due minuti. Ora il mio obiettivo è aiutare la squadra a vincere. E, possibilmente, anche qualche trofeo».
PIACE GIMENEZ – A conti fatti, oltre all’esterno alto offensivo mancherebbe ancora il difensore centrale richiesto da Di Francesco. Non è detto però che la Roma lo prenda, proprio perché Kolarov nell’ultima stagione ha fatto anche il centrale. Monchi, comunque, continua a monitorare José Gimenez, l’uruguaiano dell’Atletico Madrid. Ha una clausola monstre (65 milioni), ma al d.s. piace (e anche alla Juve). Può arrivare, però, solo in caso di un sacrificio (Manolas?). Vale la pena?