I nodi delle grandi. E, di conseguenza, gli interrogativi di mercato. Con chi, la Juve, sostituirà Bonucci? Chi sarà il nuovo centravanti del Milan tanto atteso dai tifosi? E chi sarà l’erede di Salah alla Roma? Tra due settimane sarà già campionato e queste domande attendono risposte. Il campanello d’allarme più forte è suonato in casa dei campioni d’Italia. La sconfitta in amichevole contro il Tottenham ha lasciato un messaggio inequivocabile: c’è un problema nella difesa bianconera. Questione di condizione fisica ancora da affinare, certo; di un approccio fin troppo vacanziero alla partita con gli Spurs. Vero, ma i segnali non vanno sottovalutati.
L’addio di Bonucci non è stato ancora assimilato, bisogna trovare nuovi meccanismi e nuovi equilibri (Allegri è ripartito dalla coppia Rugani-Chiellini, con Barzagli e Benatia alternative), è obbligatorio crescere nell’uscita dalla difesa in possesso palla. I dubbi sull’affidabilità del reparto che da sei anni è il meno battuto della serie A e che è stato l’architrave dei sei scudetti consecutivi, per come è attualmente assortito, restano. Considerando anche la carta d’identità e i passati acciacchi fisici di alcuni protagonisti. Là dietro — così come a centrocampo dove i bianconeri guardano a Matuidi, N’Zonzi (ieri un osservatore lo ha seguito nell’amichevole contro l’Everton) ed Emre Can — serve un rinforzo. Anche se la società sostiene di non avere fretta in tal senso. In ogni caso, si valutano diversi profili: Garay, argentino ma di passaporto comunitario, valutato però dal Valencia 20-25 milioni, Gimenez dell’Atletico Madrid (ma i Colchoneros hanno il mercato in entrata bloccato dalla Fifa fino a gennaio e non potrebbero sostituirlo), il laziale De Vrij che non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza nel 2018. Più fredda, per ora, l’idea Manolas.
È al momento in stand by la ricerca del nuovo centravanti da parte del Milan. Tramontata l’ipotesi Belotti, ora anche la pista che porta ad Aubameyang si complica. «Resto al Borussia, qui mi sento a casa» ha detto l’attaccante gabonese. Se si tratta di frasi di circostanza lo capiremo presto, ma sono oggettive le difficoltà nella trattativa con il Dortmund anche se il Milan non abbandona l’idea. E con Diego Costa che aspetta soltanto di poter tornare all’Atletico Madrid, ecco che il favorito nella corsa diventa Kalinic. Il croato è l’affare con le maggiori possibilità di arrivare al traguardo: per i costi più contenuti e per la volontà, chiara da tempo, del giocatore. I rossoneri sono fermi all’offerta di 22 milioni, mentre la Fiorentina ne chiede 25 più il prestito di Paletta o Niang. La stretta decisiva avverrà dopo Ferragosto, nei giorni del secondo turno preliminare di Europa League.
Chi prova ad accelerare è invece la Roma per Mahrez, è lui l’obiettivo per il dopo-Salah. Anche in questo caso c’è un ostacolo finora insormontabile, nonostante l’endorsement del giocatore in favore dei giallorossi: il Leicester, che ha giudicato insufficiente il terzo rialzo romanista, arrivato a quota 35 milioni. La richiesta è di 40-45 milioni; chiaro l’intento di voler creare un’asta con gli altri pretendenti (Arsenal su tutti). Come alternativa, il direttore sportivo Monchi pensa a Lucas Vazquez del Real Madrid e allo juventino Cuadrado.