La Roma di Kevin Strootman ha vinto 1-0, in fondo, peraltro con un suo gol segnato con il piede meno dolce, il destro. Ma è proprio l’olandese il primo a sapere che queste sconfitte, o meglio queste bastonate, sono da dividere in parti uguali in un gruppo che cerca di assemblarsi in fretta. «Non è bello perdere così – spiega – però c’è un solo lato positivo: è successo nel precampionato, in amichevole. Può servirci da lezione e anzi sapete cosa vi dico? Una delusione a volte può essere salutare. Pensate se oggi avessimo vinto 4-1 per poi perdere domenica prossima la prima di campionato a Bergamo. Speriamo invece che succeda il contrario».
CARICA – Ha ringhiato in campo, con compagni e arbitro, provando a trasmettere la sua verve. Continua anche dopo, sudando in una stanza caldissima mentre il charter che riporterà la Roma in Italia è già pronto al decollo: «Non so che prospettive abbiamo a lungo termine. E’ inutile che ora parli di Roma da scudetto perché se poi perdiamo le partite, voi giornalisti mi attaccherete per quello che ho dichiarato… Pensiamo partita dopo partita, giorno dopo giorno, e a febbraio-marzo potremo immaginare i nostri obiettivi».
TATTICA – Di Francesco sostiene sia stato sbagliato l’atteggiamento a Vigo: «Ci siamo allenati bene durante l’estate, anche il giorno prima di venire qui, quindi possono capitare certe serate storte. Io sono convinto che a Bergamo saremo pronti». Il nuovo sistema di gioco sembra molto rischioso. Lo stesso allenatore sostiene che la squadra gli abbia “rimproverato” di attaccare troppo. Strootman si ferma a pensare e poi risponde con diplomazia: «Non so se sia un calcio più rischioso. Però magari potrebbe essere più spettacolare. Di sicuro è diverso e dobbiamo assimilarlo. Ora non buttiamoci giù».
MERCATO – Gli chiedono delle voci circolate a proposito di un possibile corteggiamento della Juventus. Anche su questo fronte Strootman mostra i canini: «Non posso smentire tutte le volte le cose che vengono scritte. Io posso solo dire non ho mai avuto contatti con altri club e che penso solo alla Roma». Lo ha scritto anche su un contratto, decidendo di rinnovarlo.