La Roma scende in campo per Schick con tutte le sue forze. La possibilità di prendere l’attaccante della Samp a questo punto non dipende più dai dirigenti giallorossi. Una volta trovato l’accordo con Ferrero quello che manca è il sì del giocatore e del suo entourage. Monchi è in pressing su Paska e Satin, da tempo in parola con l’Inter che però non ha i soldi per chiudere l’operazione. E allora la Roma sta lavorando ai fianchi Schick.
LA TELEFONATA – Con il permesso della Samp, martedì prima Monchi e poi Di Francesco hanno parlato al telefono con il ragazzo. E nella stessa occasione anche Totti ha avuto un colloquio con l’attaccante ceco per convincerlo ad accettare la Roma. Prospettandogli la possibilità di un ruolo di primissimo piano nella nuova Roma. In particolare l’allenatore gli ha illustrato le sue idee riguardo l’utilizzo in una squadra che già ha un centravanti titolare, ma che gioca un calcio offensivo con due esterni al fianco che si accentrano spesso e che non necessariamente sono chiamati a percorrere la fascia. E’ chiaro che a un attaccante dalle caratteristiche di Schick non si può chiedere il lavoro che ha svolto Defrel domenica scorsa a Bergamo. Ma con un terzino destro che fa tutta la fascia (tra un mese Karsdorp sarà pronto, mentre ieri è saltato anche l’ultimo specialista, Nura: lesione al bicipite femorale della coscia destra e 6-8 settimane di stop) Schick da esterno avrebbe compiti prevalentemente offensivi, oltre ad essere il primo cambio per Dzeko nel ruolo di prima punta. Di Francesco gli ha spiegato l’importanza che avrebbe nei suoi schemi, che potrebbero essere adattati alle caratteristiche di un esterno molto particolare, ma con grandi qualità tecniche come lui. Schick ha un grande fisico, ma nonostante i 187 centimetri di altezza è molto veloce e ha un buon dribbling. Mancino, sa giocare di sponda e dialogare con i compagni. Può partire da entrambi i lati, come ha fatto nella Samp, ed entrare in area.
COME GIOCHEREBBE – Schick nella Sampdoria è stato impiegato principalmente come punta nel 4-3-1-2 di Marco Giampaolo, ma, partendo dalla panchina, ha giocato anche trequartista e punta esterna in un 4-3-3. Ha le qualità per occupare ogni possibile ruolo offensivo in qualsiasi modulo. Predilige partire dalla destra, dove può sfruttare il tiro di sinistro. Schick preferisce ricevere il pallone nelle zone esterne del campo. A destra può proteggere meglio palla. Proprio grazie alla sua capacità di giocare partendo dall’esterno, Giampaolo lo ha impiegato anche come punta esterna in un 4-3-3 puro, proprio come gioca la Roma. In generale, la capacità di ricevere e puntare la porta costituisce l’arma migliore di Schick, a suo agio quando può giocare vicino alla porta avversaria. Può ancora migliorare molto, per esempio nei tagli senza palla, oppure nei movimenti in verticale per ricevere in profondità.