(MEDIASET PREMIUM) Ti sei accorto di essere stato così osservato nel tiro da barca a barca?
“C’erano Aquilani e Inzaghi sull’altra barca. Era impossibile, col vento che c’era, che la palla arrivasse tra le braccia di Alberto”.
Con Sheva ti sei lamentato… “Lui è l’artefice di tutto. Lui sceglieva i gironi ma sappiamo che le squadre forti bisogna affrontarle. Per loro pure non sarà semplice affrontare la Roma. Noi proveremo a metterle in difficoltà”.
L’esperienza di Simeone e Conte? “Sono due top squadre internzaionali e proveremo a metterle in difficoltà il più possibile”.
Sei più affezionato al tuo primo o ultimo gol in Champions League? “Penso con lo Shaktar Donetsk in casa. Il primo dopo l’infortunio”.
La Roma ha perso il suo leader. Quanto è importante una tua parola e la tua presenza? “Entro in punta di piedi. E’ un nuovo ruolo e lavoro. Ho la conoscenza dello spogliatoio e so come gestirla anche se non è facile. Mi metterò a disposizione a 360 gradi con il mister e tutti i giocatori. Qualunque cosa volessero chiedermi io darò il mio contributo a tutti. Conosco l’ambiente Roma”.
(SKY SPORT)
Oggi il premio dell’Uefa… “E’ stata un’esperienza positiva, è la prima volta che partecipo a questo evento. Qui c’è più pressione rispetto che a casa. Avevo la pressione di girare le palline (Ride ndr). La colpa è di Sheva che ha preso l’urna sbagliata. Prima o poi le squadre forti le devi incontrare se hai voglia e possibilità di arrivare in fondo. Abbiamo un girone difficile, ma non troveranno la strada piana neanche loro”.
In cosa la Roma metterà in difficoltà Chelsea o Atletico? “Non sta a me dirlo. Eusebio già starà pensando a come metterli in difficoltà. Abbiamo tutte le carte in regola per farlo”.
Ora com’è la tua giornata senza il doversi svegliare per allenarsi? “Mi sveglio, faccio colazione. In base agli allenamenti della squadra vado a Trigoria. Sto con il mister, con i dirigenti o i giocatori. La sto vivendo positivamente”.
E’ più facile o difficile? “Sono due cose totalmente opposte. Andrò in punta di piedi e capirò cosa mi si addice di più. In base a quello valuteremo se sono adatto o meno”.
Hai telefonato a Schick… “Oh sapete tutto”
Eh si… cosa ti ha risposto? “Mi ha risposto. L’importante mi ha risposto è un modo di educazione, ma mi ha risposto”
Cosa ti ha scritto? “Non lo so devo ancora vederlo, mi ha risposto in inglese”