Con i piedi regalava magie, con le mani deve ancora affinare la tecnica. La presenza di Totti a Montecarlo nel ruolo di cerimoniere Uefa ai sorteggi della fase a gironi della Champions League non ha portato molto fortuna alla Roma che è stata inserita nel Gruppo C insieme a Chelsea, Atletico Madrid e Qarabag (esordio all’Olimpico il 12 settembre contro gli spagnoli, gara forse decisiva a Madrid a soli tre giorni dal derby con la Lazio, il 22 novembre). Poteva andare meglio ai giallorossi finiti in un girone sicuramente non semplice, con una squadra abbordabile proveniente dalla quarta fascia ma con due veri colossi del calcio europeo pescati nei primi due raggruppamenti: la corazzata di Conte Campione d’Inghilterra, dove c’è l’ex Rüdiger pronto a sfidare la Roma dopo essere passato ai Blues in estate, e i «Colchoneros» di Simeone che possono vantare due finali di Champions League disputate nelle ultime 4 stagioni.
«Ho vissuto il sorteggio con la squadra e ci aspettavamo un girone così difficile – il commento a caldo di Di Francesco – il Chelsea è fortissimo, ha un tecnico di alto livello che conosco bene e una rosa importante. L’Atletico ha grande esperienza europea, arriva sempre al risultato. Gli azeri del Qarabag? Non vanno presi sotto gamba, dobbiamo rispettare tutti». Saranno sfide ostiche ma anche affascinanti, notti europee da vivere tutte d’un fiato, un po’ come quella di un precedente con il Chelsea che i tifosi giallorossi ricordano bene: il confronto all’Olimpico nella fase a gironi dell’edizione 2008-2009, una vittoria per 3-1 che rimane una delle più belle partite giocate dalla Roma in campo internazionale. Quel giorno in campo c’era Francesco Totti anche se il mattatore della serata fu Vucinic, autore di una doppietta. È stato grande protagonista del sorteggio di ieri e ha ricevuto dalle mani del presidente dell’Uefa Ceferin il «President’s Award», prestigioso riconoscimento assegnato alle eccellenze e alle professionalità esemplari del mondo del calcio.
Elegantissimo, dopo l’imbarazzo iniziale, Totti si è sciolto e con il ghigno e l’ironia di sempre ha scherzato con il suo amico e per anni avversario sui campi della Serie A, Shevchenko, ambasciatore della finale di Kiev. «Sono onorato, è un premio molto importante, il primo riconoscimento dell’Uefa per me, lo conserverò a Trigoria» ha spiegato sul palco del Grimaldi Forum l’ex numero 10 che ha poi commentato così il sorteggio: «Prima o poi bisogna giocare con le grandi squadre, ma anche per loro non sarà semplice affrontare la Roma. Noi proveremo a metterle in difficoltà». De Rossi ottimista: «Un girone difficile ma entusiasmante». Consapevole delle insidie ma anche fiducioso l’ad Umberto Gandini: «Conteranno le nostre forze e la nostra esperienza, dipenderà da come sarà il calendario. Affronteremo dei giganti europei con due grandi allenatori ma noi ce la giocheremo». Se l’urna è stata severa per la Roma, meglio è andata al Napoli di Sarri che è stato inserito nel gruppo F, con Shakhtar, City e Feyenoord. Non malissimo la Juventus che ha pescato il colosso Barcellona, un avversario pesantissimo per la vittoria del girone (il sorriso beffardo di Totti a Buffon nel momento dell’estrazione vale più di mille parole), ma anche i più abbordabili Olympiakos e Sporting Lisbona.