E’ il giorno di Schick. Anche se la telenovela legata al ceco consiglierebbe l’utilizzo del condizionale, soprattutto dopo le ultime esternazioni del presidente Ferrero e del tecnico Giampaolo ieri notte ai microfoni di Mediaset Premium e Sky. Andiamo con ordine. La Roma si prepara a vivere la giornata di oggi come risolutiva. Ci sono tutte le premesse perché lo sia visto che è previsto un incontro tra la Sampdoria (al quale parteciperà tutto lo stato maggiore doriano), il club giallorosso (Monchi-Baldissoni) e gli agenti del centravanti: l’obiettivo è mettere nero su bianco l’intesa raggiunta nell’ultimo weekend. La sorpresa, però, è arrivata ieri notte, a margine del successo della squadra ligure a Genova. Prima ha parlato Ferrero, reinserendo nell’asta il Napoli: «C’è un bel duello tra Roma e Napoli per il ragazzo e io desidero che lui vada dove può esprimere meglio il suo talento. La direzione sembra Roma, casa mia, ma c’è anche il Napoli». Poi, come se non bastasse, si è aggiunto Giampaolo: «Ho detto a Patrik di scegliere il progetto tecnico più vicino a lui. Se deve giocare però ala no, non va bene. Può fare la seconda punta o il trequartista, quindi non deve andare alla Roma». Parole accompagnate da un sorriso che tuttavia hanno fatto ridere molto poco a Trigoria. La situazione rischia di diventare grottesca. Al momento rimangono soltanto battute, da verificare però questa mattina se abbiano scalfito le certezze del ragazzo (definito da Giampaolo «molto confuso») che sabato aveva dato il via libera al trasferimento in giallorosso dopo che i suoi agenti gli avevano riferito come sia la Juventus che l’Inter (che ora ha però ceduto Jovetic al Monaco e avrebbe in teoria il cash per rientrare in extremis nella trattativa) avevano ufficialmente fatto un passo indietro.
VALUTATO PIÙ DI BATISTUTA – Riepilogando le cifre, se tutto andrà come la Roma spera si va incontro ad un affare senza precedenti, che come costi di cartellino supera addirittura l’acquisto di Batistuta nel 2000 (70 miliardi di lire). I giallorossi, se non ci saranno ribaltoni dell’ultima ora, spenderanno per Schick 35 milioni più 3 di bonus. Il pagamento sarà quinquennale e prevede un esborso iniziale di 5 milioni ai quali seguirà una prima tranche di 13. Il calciatore guadagnerà 2,2 milioni più bonus a stagione (che porterà il totale a 2,5) e firmerà un contratto quinquennale. Il tutto subordinato chiaramente alle visite mediche che in questo caso, visto il recente trascorso del ragazzo, non sono una formalità. L’acquisto del ceco (che potrebbe debuttare proprio contro la Sampdoria dopo la sosta) induce curiosità a livello tattico per come potrebbe cambiare in corsa la Roma. In carriera, come ha ricordato Giampaolo, l’attaccante ha infatti giocato da prima, seconda punta o trequartista e pur essendo un mancino, appare difficile collocarlo come esterno nel 4-3-3. Possibile quindi che quando Schick sarà disponibile, si possa optare per un 4-3-1-2 (o 4-3-2-1) con Nainggolan più alto rispetto alla posizione di mezzala che attualmente occupa e l’ex doriano a far coppia con Dzeko.
CENTRALE DA SCEGLIERE – Discorso diverso invece quello relativo al difensore. Se il tecnico ha addirittura preannunciato un possibile impiego per qualche minuto di Karsdorp nell’amichevole contro la Chapecoense, il rientro di Peres chiude la casella a destra. Si monitora il mercato dei centrali. A Trigoria però continuano a ribadire come non si tratti di una priorità ma di una possibilità.