«Sono contento, la Roma è la squadra giusta per me». Queste le prime parole rilasciate da Patrik Schick, atterrato a Fiumicino nella serata di ieri, accolto dall’entusiasmo di circa 200 tifosi presenti e dal ds Monchi. L’attaccante ha alla fine preferito la Roma a Inter, Juventus e Napoli, convinto dalla forza con la quale i giallorossi lo hanno voluto. La trattativa ha subito una definitiva accelerazione nella notte tra venerdì e sabato scorso, a poche ore dalla gara dell’Olimpico con l’Inter. Ed è stata chiusa nella mattinata di ieri, nel cuore della capitale, all’interno dello studio dell’avvocato Romei. È stato proprio il presidente della Samp, Ferrero, nel suo consueto show, ad annunciare – al termine dell’incontro con Monchi e Baldissoni – che Schick «è romano e romanista e sono contento di averlo dato ai giallorossi». Contento anche perché nelle casse dei blucerchiati entreranno subito 5 milioni per il prestito oneroso, più 33 per il riscatto la prossima estate, 2 di bonus, più la percentuale su una futura rivendita. In pratica 42 milioni di euro complessivi, per quello che può considerarsi l’acquisto più oneroso della storia della Roma.
Schick svolgerà oggi le visite mediche a Villa Stuart, che non saranno una formalità, visti i precedenti legati alla mancata idoneità sportiva quando ha svolto ii test fisici per la Juventus. Se tutto andrà bene, il giocatore firmerà un quadriennale con i giallorossi a 2,5 milioni a stagione e comincerà subito a lavorare con Di Francesco. Il tecnico giallorosso regalerà una maglia da titolare al tanto atteso sostituto di Salah, posizionandolo esterno destro alto, vicino a Dzeko. Non il ruolo naturale, per Schick, ma un ruolo che può fare, o comunque sul quale può lavorare. Già venerdì, nell’amichevole contro la Chapecoense organizzata all’Olimpico in occasione della sosta per le nazionali, l’ex sampdoriano verrà presentato ai romanisti e potrà mettersi immediatamente in mostra. Sarà l’occasione giusta anche per rivedere in campo Florenzi.