Massimo Ferrero è raggiante. Ha lasciato palazzo Torlonia al termine della trattativa con la Roma all’ora di pranzo, dopo aver salutato Baldissoni e Monchi che gli hanno lasciato la parola dopo averlo ringraziato pubblicamente. Alle tredici e trenta il più divertente presidente della serie A è salito su un’auto nera dove ad attenderlo c’era l’autista. Ferrero nella trattativa ha voluto solo avere le garanzie economiche dell’operazione, che porterà nelle casse della Samp altri 42 milioni, per un ammontare complessivo che supera abbondantemente i 100 milioni, dopo le cessioni di Skriniar, Muriel e Bruno Fernandes. Il presidente blucerchiato è stato applaudito da un gruppo di giovani tifosi della Roma, felici per l’arrivo del nuovo attaccante. Ferrero si è rivolto loro con i suoi modi coloriti: «E adesso riempite lo stadio!». Spumeggiante e divertito, doppiamente felice (da imprenditore che ha fatto diventare il calcio il suo core business e da tifoso della Roma), ha dato l’annuncio: «Schick è un giocatore giallorosso, è romano e romanista. Sono contento, anche se per noi sarà difficile sostituirlo».
NUOVO TOTTI – Poco dopo, Ferrero si è lasciato andare a riflessioni più confidenziali: «Schick ha scelto la Roma perché vuole giocare e sa che a Roma lo potrà fare. Quando il ragazzo bucherà la rete i tifosi saranno molto felici, potrebbe diventare il nuovo Totti, glielo auguro». Di fronte a qualche perplessità da parte del ragazzo, che aveva fatto le visite mediche con la Juve, era stato corteggiato dall’Inter, per poi ritrovarsi alla Roma, Ferrero ha avuto un ruolo importante per indicargli la soluzione più giusta. «Ci ho messo del mio nel fargli capire che questa sarà la sua fortuna, perché troverà un ambiente che lo accoglierà bene e sicuramente lo faranno giocare come lui sa fare. In altre squadre avrebbe avuto tanti campioni davanti e avrebbe dovuto guadagnarsi il posto. Lui la gavetta l’ha fatta già da noi, è un giocatore pronto, che buca la rete. Schick ha capito che qui avrebbe giocato e da altre parti no. Sono sicuro che si adatterà bene negli schemi della Roma: basta che prende palla e fa gol». Ieri durante la trattativa, Pradè ha fatto vedere su un foglio come potrebbe giocare Schick nella squadra di Di Francesco.
NON È PRONTO SUBITO – Ferrero verrà all’Olimpico a vederlo in Champions League: «Sono felice, Roma è la mia città, la Roma nasce a Testaccio dove io sono nato e cresciuto». Ci vorrà un po’ di tempo, però, per vederlo in campo: «Non credo che sarà pronto per la sfida contro di noi, alla ripresa del campionato. Ha cominciato ad allenarsi tardi. Ma deciderà la Roma quello che dovrà fare. A Schick voglio bene, qui a Roma è come se avesse un padrino, se avrà bisogno di qualcosa sarò sempre disponibile, ci sarò sempre io a vigilare». Questa operazione ha rinsaldato i rapporti tra i due club: «Siamo due società amiche, abbiamo già fatto altre operazioni. E ora non direte più che Ferrero non capisce di calcio…»