In 22 giorni 7 partite: il tour de force comincia sabato a Genova e si chiude il 1° ottobre a San Siro. Cinque sfide di campionato, compreso un turno infrasettimanale, e le prime due giornate dei gironi di Champions League riempiono il calendario della Roma, che non potrà riprendere fiato fino alla prossima sosta per le nazionali e dovrà scendere in campo ogni tre giorni. Un ritmo che metterà a dura prova i giallorossi. Spetterà a Di Francesco il compito di sfruttare al meglio le energie di tutti, la rosa è lunga e i ricambi di livello, soprattutto a centrocampo e in attacco, perciò dovrà studiare la strategia migliore per non spremere i suoi uomini garantendo comunque un undici competitivo.
In campionato la sfida più complicata arriva alla fine: far visita al Milan con 540 minuti giocati nei 18 giorni precedenti non è un gioco da ragazzi, ma entrambe le squadre si presenteranno stanche, sebbene i rossoneri in Europa League abbiano pescato un gruppo che non riserva molte insidie, per cui Montella può permettersi di gestire le forze dei suoi giocatori tra una competizione e l’altra, schierando le riserve in coppa. La Roma ragiona al contrario e, quantomeno per il debutto in Champions contro l’Atletico Madrid, ha bisogno dei «big» in campo. Per questo motivo che è lecito pensare ad una prima rotazione già in casa della Sampdoria. Se uno come Nainggolan, punito dal Belgio e volato a Parigi per una breve vacanza con la famiglia a Disney World, avrà probabilmente fiato per giocare sia sabato sia martedì, De Rossi dopo gli impegni con la Nazionale italiana potrebbe iniziare in panchina il tour de force per esserci all’esordio stagionale in Europa. Non è più un ragazzino, ha 34 anni e Di Francesco potrebbe preferirgli Gonalons a Genova.
Nell’amichevole con la Chapecoense, non a caso, lo ha lasciato in campo per 90 minuti. Di lui si fida, è da Pinzolo che lo istruisce sul ruolo di regista e può avere una chance contro la Samp. Il lato fragile della Roma è la fascia destra, l’emergenza infortuni è scattata presto ma è ormai agli sgoccioli e i rientri di Bruno Peres, Karsdorp e Florenzi sono una manna dal cielo per il tecnico pescarese. Il brasiliano sta smaltendo la lesione muscolare e tenta il recupero per sabato, l’olandese comincerà la settimana allenandosi col gruppo e dovrà mettere a punto la condizione fisica prima di esordire in giallorosso, mentre il jolly di Vitinia ha lasciato una buona impressione nel test con la Chapecoense e freme per giocare la prima gara ufficiale dopo la lunga riabilitazione. Con lui in campo la squadra si trasforma e può rendere la sua difesa camaleontica, passare dalla linea a 3 a quella a 4 in base alle situazioni di gioco. Un’arma in più per Di Francesco, che mai come in questo momento ha bisogno di un ricco arsenale.
Dopo la doppietta Sampdoria–Atletico Madrid, la Roma è attesa dai match con Hellas Verona, Benevento e Udinese, gare alla sua portata, almeno sulla carta, poi affronterà la trasferta più impegnativa: volerà in Azerbaigian per affrontare il Qarabag mercoledì 27 alle 18, giovedì – dopo un volo di 7 ore – sarà nella capitale e domenica dovrà ripartire in direzione Milano. La settima fatica di un tour de force che vale 21 punti, quasi uno al giorno.