Non due settimane, ma ancora pochi giorni». È Patrik Schick a tranquillizzare i romanisti dal suo profilo Instagram, riducendo i tempi di uno stop che sembrava doverlo tenere lontano dal campo fino a fine mese. «Ulteriori accertamenti — recita il bollettino medico di ieri — hanno mostrato un miglioramento dei reperti precedentemente riscontrati in corrispondenza del muscolo femorale sinistro». Il ragazzo continuerà la fisioterapia e le sue condizioni verranno valutate giorno per giorno. Della serie: sarà assente contro l’Atletico, domani sera, ma non è da escludere che possa essere convocato già per la gara di campionato contro il Verona, sabato prossimo. O per il turno infrasettimanale, subito dopo, a Benevento. Non ci si può sbilanciare, nessuno lo fa dentro Trigoria, visto l’ematoma e le difficoltà di prevederne il completo riassorbimento. Sbandiera ottimismo, Schick, impaziente di rientrare e di esordire con la maglia giallorossa, mentre Di Francesco pregusta il suo esordio assoluto da allenatore in Champions.
Domani l’Olimpico non presenterà il pienone che il ritorno nell’Europa dei grandi farebbe immaginare — dopo il mancato accesso lo scorso anno ai preliminari — complici vari fattori. Su tutti, i prezzi dei biglietti, se si pensa che una curva costa 40 euro, poi i disagi di una città che sta ritrovando il traffico e ieri ha vissuto in pieno i disagi del maltempo. Disagi che hanno coinvolto anche Trigoria, costringendo la Roma a lavorare tra palestra e sala video per l’allagamento dei campi (annullata anche una partita delle giovanili). Domani sera saranno quasi quarantamila gli spettatori (fino a ieri i tagliandi staccati erano 33mila circa). Previsioni attendibili che vorrebbe poter fare Di Francesco anche per l’andamento della sfida in campo, costretto a fare ancora i conti con una rosa non completa a causa degli infortuni. Detto di Schick, sarà Defrel a godersi la prima in coppa con la maglia giallorossa, mentre in difesa, sulla destra, complice il riposo per l’annullamento della gara di Genova, stanno ancora meglio Bruno Peres e Florenzi. Per il tecnico l’esterno romano era pronto addirittura per la Samp, figuriamoci, quindi, per l’Atletico Madrid. Ancora indietro invece Karsdorp. Ci sarà Pallotta a seguire la partita allo stadio, per un ritorno all’Olimpico dopo i fischi che si è preso a Roma-Genoa, durante la premiazione Totti. Il presidente ritroverà ora l’ex numero dieci seduto accanto a lui, da dirigente, per un incontro che potrebbe essere anticipato a oggi, a Trigoria. A proposito di Totti: presente a Misano, ospite del box Ducati, su un suo possibile futuro da allenatore, così il neo dirigente ha liquidato la vicenda: «No no, tranquilli». Nel frattempo è Alisson ad ammettere: «Se non avessi avuto la certezza di giocare, avrei chiesto di partire. Lo scorso anno ho imparato ad avere pazienza, adesso dipende tutto da me, anche per la nazionale brasiliana».