Ai microfoni di Roma Radio, è intervenuto l’ex calciatore giallorosso Roberto Scarnecchia. Ecco le sue parole:
Come valuto il rinvio di Sampdoria-Roma? È stato un bene perché la Roma ha avuto modo di allenarsi maggiormente, un minimo di sforzo ci sarebbe stato sabato e aver saltato la partita di Genova è un fatto positivo.
Rischiare Florenzi contro l’Atletico Madrid?Onestamente, lo dico da giocatore: per me, che rientro da un infortunio, avere una partita in più o meno cambia poco, magari pesa maggiormente più avanti, oggi è allo start. Da allenatore, invece, avrei preferito testarlo contro la Sampdoria e avrei fatto delle considerazioni diverse. Credo che lo faccia giocare, secondo me sta bene, l’ho visto contro la Chapecoense.
Partita già decisiva? Sì, comunque contro l’Inter la Roma l’ho vista bene e domani penso che la vedremo a mille, convinta di fare bene, con movimenti sincronizzati perché sta trovando la quadratura del gioco. Io già mi sono sbilanciato dicendo che questa è la Roma più completa dell’era Pallotta, domani mi aspetto una Roma carica, sono fiducioso.
Un giudizio sull’Atletico Madrid? È una spagnola-italiana, a me non dispiace. Giocano più o meno come noi, la Roma ha il valore aggiunto di giocare in casa. Probabilmente ci lasceranno giocare meno per la loro aggressività, ma la Roma può farcela. In questo momento preferisco incontrarli perché sono simili a noi come gioco. L’aggressività dell’Atletico Madrid, simile alla nostra, porterà a una partita entusiasmante, con cambi di fronte e tackle. Questa gara sarà a specchio, si affronteranno nello stesso modo ripartendo e costruendo gioco, sono curioso di vedere come Di Francesco cercherà di arginare Simeone. Credo che ci saranno delle situazione dove il tecnico argentino dovrà stare molto attento, lui guarda molto la squadra avversaria e non sono pienamente d’accordo con questo metodo, prima dovresti guardare il tuo club.
Inizio difficile per i grandi club? Sì, infatti molte big hanno risolto le partite con le giocate del singolo, anche le altre squadre che dovranno giocare in Champions League stanno soffrendo in campionato. Queste squadre effettuano una preparazione un po’ diversa, una sorta di diesel per essere in condizione più avanti ma questa è un’arma a doppio taglio secondo me. Se però ho una rosa adeguata, io vorrei partire a mille non avendo problemi a cambiare giocatori tra loro.
Le grandi in Italia? Hanno faticato un po’ tutte, se la Juventus non avesse sbloccato su autogol, avrebbe sofferto con il Chievo. Stesso discorso per il Napoli che ha sbloccato nel finale. Le grandi le vedo bene comunque, a questo livello la differenza la fanno i singoli”.