Un top player per Di Francesco: Schick è pronto all’esordio. Solo un allenamento lo divide dalla prima panchina con la Roma, una seduta speciale con vista su Benevento. Perché, se stavolta tutto andrà secondo i piani, il ceco farà il battesimo all’Olimpico domani sera contro il Verona e con le risposte giuste può strappare una maglia da titolare nel turno infrasettimanale. Lo stop muscolare l’ha bloccato in piena riatletizzazione e certo non l’ha aiutato a recuperare il tempo perso in estate, per cui la condizione fisica non è ottimale. Una piccola dose di Schick si può servire subito, ma ci vorrà un pizzico di pazienza per vederlo in forma perfetta.
Karsdorp non aspetta altro che la prima convocazione, ma potrebbe restare deluso anche in questa occasione, perché per lui vige un principio particolare: meglio un allenamento forte in più rispetto ad un posto in panchina. È ancora indietro dal punto di vista fisico, cosa del tutto normale dopo un’operazione al ginocchio e una riabilitazione lunga che ha sostituito la preparazione coi compagni. Palmieri sta facendo degli esercizi in campo, ma non ha messo il turbo (come, per esempio, fece Rudiger) e il rientro non è in agenda prima di novembre. Florenzi, invece, scalpita davvero per giocare e Di Francesco può accontentarlo affidandogli la fascia destra domani sera: possibile turno di riposo per Bruno Peres. Col Verona può cambiare anche un altro pezzo della catena di destra: Under è in rampa di lancio per giocare dal 1’ al posto di Defrel, mentre sull’altro lato è ballottaggio Perotti-El Shaarawy. Un ulteriore ritocco potrebbe esserci a centrocampo, con Gonalons pronto a dare il cambio a De Rossi. Nainggolan e gli altri giocatori impiegati in Champions hanno svolto ancora lavoro atletico di scarico, i muscoli sono stanchi per tutti: con l’Hellas scatta l’ora del turnover, e di Schick.
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