La Roma cerca di far quadrato intorno all’allenatore che ha scelto per sostituire Spalletti (che a gennaio aveva già deciso di andare all’Inter) per cominciare un nuovo ciclo. Eusebio Di Francesco è un ottimo allenatore e una persona per bene. Non va a cena con i giornalisti e non frequenta i politici. Quando finisce di lavorare a Trigoria torna a casa dalla sua famiglia. Ma è già cominciato il tiro al bersaglio nei confronti dell’allenatore che ha perso una partita nella quale la Roma ha colpito tre pali e ha pareggiato contro una delle grandi d’Europa con il 51 per cento di possesso palla. E contro Inter e Atletico Madrid mancano due rigori sacrosanti. Il primo a schierarsi dalla parte del tecnico è Francesco Totti. E non lo fa per amicizia. Il Capitano segue quotidianamente il lavoro dell’allenatore, è quasi tutti i giorni a Trigoria quando la squadra si allena. Parla spesso con Eusebio, condivide le sue idee di calcio offensivo, che per ora si è visto poco, per la verità. Ma Totti è convinto che sia corretto insistere con il 4-3-3 e quando tutti i giocatori saranno a disposizione sarà più facile vedere il calcio che vuole Di Francesco. Non dovrà più costringere Defrel a fare l’esterno (con compiti anche da terzino), la difesa avrà due esterni intercambiabili per ogni fascia, con il ritorno di Karsdorp, Florenzi e tra un paio di mesi di Emerson Palmieri. Kolarov è stato un ottimo acquisto, ma a 31 anni non può giocare tutte le partite. Ha bisogno anche lui di un ricambio. Può essere Florenzi, in attesa del brasiliano infortunato.
ALLEATO – Totti ha parlato molto con Di Francesco anche dopo la partita pareggiata contro l’Atletico, unico risultato positivo ottenuto da una squadra italiana nel primo turno di Champions. Ci sono delle cose da migliorare, ma presto la Roma avrà una sua fisionomia. Di Francesco ritiene preziosi i consigli del suo ex compagno e sa che ha ancora un grande ascendente nei confronti dei giocatori, riesce sempre ad avere il polso dello spogliatoio. E sarà un suo prezioso alleato.