Meglio chiarire, non si sa mai. Il Lione sta a Gonalons come il Siviglia sta a Monchi, quindi guai a discuterne il significato sentimentale. Ma da qui a pensare che, per quattro partite passate in panchina, il nuovo acquisto della Roma volesse già tornarsene a casa ce ne corre. E così, dopo le rassicurazioni mediatiche arrivate a Benevento da Di Francesco, è stato il diretto interessato a spiegare la precedente intervista nella quale aveva confessato di sentire un pizzico di umana nostalgia. «E’ vero – ammette a Sky – ho parlato della possibilità di tornare a Lione per concludere la carriera. E lo confermo, perché mi piacerebbe. Lì sono cresciuto, lì ho lasciato tutto, immagino sia normale».
CARICA – Certo che è normale, caro Max. Il problema è che un’emozione può dar luogo a fraintendimenti. E allora andiamo avanti: «Oggi il Lione per me fa parte del passato, non dell’attualità. Ora gioco nella Roma e sono felicissimo di far parte di questa grande squadra. L’unica cosa sulla quale sono concentrato è vincere. Ecco, voglio vincere con questa maglia». E’ una possibilità, a suo parere. E dopo l’esordio di Benevento, che gli ha fatto piovere elogi da ogni parte d’Italia e tanti messaggi di rallegramenti dalla Francia, il suo umore è ottimo: «Voglio dimostrare quello che valgo e lottare fino alla fine per conquistare un trofeo». Intanto domani potrebbe essere di nuovo scelto tra i titolari per battere l’Udinese. Se così fosse, Di Francesco terrebbe in caldo Daniele De Rossi per la Champions in Azerbaigian.