L’associazione delle leghe calcistiche europee (Epfl) non ha preso proprio bene la riforma della Champions League varata dall’Uefa e che entrerà in vigore a partire dalla stagione 2018-19. La riforma prevede l’attribuzione di quattro posti in Champions a ognuno dei primi 4 paesi del ranking della federazione continentale, ovvero Spagna, Germania, Inghilterra e Italia, a scapito dei club delle nazioni calcisticamente meno rilevanti.
Tutto ciò per l’Epfl non è accettabile, e da qui l’appello all’Uefa affinchè ci ripensi. In una nota diffusa in occasione di una riunione del suo direttivo, l’associazione chiede al prossimo presidente dell’Uefa di ripensarci e sottolinea che «la riforma avrà un effetto devastante sui campionati nazionali e porterà a un allargamento del gap tra i principali club d’Europa e tutti gli altri, a scapito della competitività».