Sta sul pezzo. Altro che passeggiata in Arzebaijgian, nella trasferta più lunga per una partita ufficiale della Roma. Il volto segnato da un viaggio pesante, qualche inconveniente per arrivare allo stadio di Baku con mezz’ora di ritardo rispetto all’orario fissato per la conferenza stampa. Di Francesco anche stasera (si gioca quando in Italia sono le 18, ma qui ci sono due ore in più) applicherà la regola del turnover, sono previsti cinque cambi rispetto alla partita vinta contro l’Udinese. Nella sua Roma non esistono gerarchie e Di Francesco tiene tutti sulla corda: «Ci sono giocatori che hanno uno spessore e grande esperienza, ma alleno tutti allo stesso modo per averli pronti per giocare. Ne ho voluti due per ogni ruolo proprio per questo. La mia scelta non si lega al tipo di partita che dovremo affrontare. Questa per esempio la si dà per scontata e invece non sarà facile, dovremo avere rispetto per il Qarabag».
VAI FARAONE – Nel turn over sabato scorso ha brillato El Shaarawy, autore di una doppietta, che sarà confermato stasera: «Ha avuto problemi all’inizio della preparazione, ma adesso li ha risolti e quando è stato meglio l’ho utilizzato. In quel ruolo può giocare lui come ci può giocare Florenzi, è un ruolo molto dispendioso e io utilizzerò tutti gli esterni a disposizione. El Shaarawy è uno dei titolari e interpreta al meglio questo ruolo». Gli unici esenti dal turn over, insieme al portiere, sono Dzeko e Kolarov: «E’ chiaro che rispetto al Qarabag noi abbiamo un livello tecnico superiore, ma bisogna mettere in campo determinate caratteristiche anche in queste partite. Per questo motivo entrambi giocheranno dall’inizio».
I GOL NON CONTANO – Questa partita contro gli azeri rappresenta una tappa di avvicinamento alla sfida contro il Milan, che può proiettare la Roma verso il vertice della classifica. Di Francesco cerca la prima vittoria in una trasferta di Champions dopo sette anni, ma sa che domenica sarà una tappa importante per il cammino della Roma: «Non mi interessano i gol, sarebbe bello segnare quanto il Chelsea, ma voglio i punti. Dobbiamo essere cattivi per vincere questa partita. Il campionato italiano non è poco allenante in vista della Champions. Anche in altri campionati c’è il divario, sia in Spagna che in Inghliterra, sono sempre le solite squadre che dominano a parte qualche caso sporadico come il Leicester. Noi dobbiamo alzare il livello, ma non credo sia questo il motivo per il quale le squadre italiane incontrano difficoltà in Champions». Ha fatto studiare il Qarabag dal suo collaboratore Giancarlo Marini e conosce i giocatori più importanti: «Ci sono diversi calciatori interessanti che sanno essere pericolosi. Dobbiamo avere rispetto, ma io sono qui principalmente per vincere». Infine l’ultimo riferimento è per Defrel, il giocatore che ha fortemente voluto dal Sassuolo. Stasera dovrebbe giocare ancora da esterno, lui che era arrivato come vice-Dzeko: «Può rigiocare anche a destra, in precedenza ho scelto in base alle gare. Ci sono giocatori che devo vedere allenati, lui per primo che conosco bene, ma potrebbe rigiocare tranquillamente a destra». Forse lo ha visto poco allenato, per questo è andato in panchina nelle ultime tre partite.