Ecco il nuovo suk, il bazar, l’ipermercato dell’abusivismo all’aperto all’ombra dell’Olimpico: abusivi (parcheggiatori e commercianti), bagarini, chioschi e camion bar irregolari. Ormai non è più solo un problema di concorrenza sleale e illegalità. E’ soprattutto un caso di degrado di una vasta area della Capitale. Ed è proprio per questo che con l’inizio della stagione calcistica è partita la stretta da parte della Divisione Amministrativa della polizia, diretta da Carlo Musti, contro le tante irregolarità che girano attorno allo stadio Olimpico.
L’ORDINANZA – Da agosto ad oggi gli agenti hanno intensificato i controlli su ogni attività commerciale della zona, arrivando a chiuderne tre dove il 20% dei dipendenti lavorava in nero. Servizi mirati anche in relazione alle note problematiche dell’area del Foro Italico, al fine di far rispettare le prescrizioni imposte dall’ordinanza prefettizia, per la vendita e trasporto delle bevande alcooliche nella cosiddetta «area riservata».
LE SANZIONI – In particolare sono stati controllati insieme a vigili urbani e funzionari dell’Ispettorato del lavoro, la totalità degli esercizi commerciali (chioschi e camion bar), che insistono sul perimetro dello Stadio Olimpico. Sono state rilevate sanzioni amministrative, circa la conservazione, la mancata tracciabilità degli alimenti, nonché per l’occupazione abusiva del suolo pubblico. In tre esercizi commerciali è stata accertata la presenza di oltre il venti per cento dei lavoratori impiegati in nero, non solo, è stato notificato il provvedimento di chiusura degli esercizi e sono stati sanzionati i titolari per un importo di 1.500 euro a lavoratore, oltre alla regolarizzazione degli stessi per un importo di 7.000 euro a lavoratore.
I PROVVEDIMENTI – Inoltre, uno dei gestori è stato deferito all’autorità giudiziaria competente, per aver contravvenuto al provvedimento relativo alla somministrazione di bevande alcooliche. Da ulteriori controlli, effettuati all’esterno dell’impianto sportivo, al fine di contrastare il fenomeno del «bagarinaggio», dei parcheggiatori e dell’abusivismo commerciale, gli agenti hanno elevato sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 70.000 euro e sequestrate amministrativamente oltre 2.000 tra lattine e alcoolici, e circa 600 pezzi tra gadget, bandiere, magliette e sciarpe con marchio contraffatto.