Ecco le parole di Eusebio Di Francesco, nella conferenza stampa post gara.
Una vittoria ricercata, un parere sulla partita… “Squadra matura perché venivamo da una settimana particolare. Ai miei ragazzi ho detto che contava la testa, la squadra ha rischiato poco, ad un certo punto ho cambiato dal punto di vista tattico alzando Nainggolan”.
Questa è la giornata più bella e importante della tua carriera? Ti dispiace poter aver messo in difficoltà Montella? “Dopo la partita siamo grandissimi amici ma durante è una guerra e questa volta l’ho vinta io. È stata una vittoria importante ma non la più bella. La più importante è stata quella in Champions. Roma meno arrembante delle altre volte”.
Il Milan è stato superiore in alcune fasi… “Se guardiamo i numeri quando uno è superiore tira tanto in porta e il mio portiere para ma ne ha fatta una sola. Tiri nello specchio ne abbiamo fatto di più”.
Roma meno arrembante delle altre volte. Il Milan è stato superiore in alcune fasi… “Se guardiamo i numeri quando uno è superiore tira tanto in porta e il mio portiere para ma ne ha fatta una sola. Tiri nello specchio ne abbiamo fatto di più”.
Si aspettava un Milan simile? Quanto è vicina la Roma che stai cercando? “Sei vuoi essere aggressivo devi alzare gli esterni e noi non ci siamo riusciti. Le partite non si possono dominare per 90 minuti, con l’Inter abbiamo dominato per 70 minuti e abbiamo perso. Il Milan ha Silva che è molto interessante. Il Milan ha grandi potenzialità. A noi mancano tanti giocatori che darebbero maggior valore nelle alternative, siamo carenti davanti ora”.
Strootman come sta? Il campionato, se potessi far sparire una squadra, Juve o Napoli? “Non voglio dire il Napoli ma lo penso, la Juventus è sempre arrivata anche se il Napoli è una squadra che è una sinfonia e vorrei che anche la mia squadra cresca così. Dobbiamo migliorare nel gioco. Strootman ha preso una botta forte forte che non gli permetteva di correre”.
Il pericolo maggiore che corre la Roma? “L’esaltazione, è giusto esaltarsi che buttarsi giù. I ragazzi stanno crescendo, io sono un martello anche se non lo dimostro”.