La Serie A per noi è una nuova realtà, abbiamo pagato qualche ingenuità di troppo in queste partite. La Spal sta dimostrando di poter dare filo da torcere a tutti. Abbiamo un budget inferiori a tutti, ci danno per retrocessi… però noi dopo 50 anni siamo tornati in A, vogliamo rimanerci”.
Sui due punti tolti alla Lazio alla prima. “Abbiamo fatto una grande partita, contro una squadra che sta facendo un cammino diverso dal nostro. Quella gara ci ha dato autostima, stiamo cercando di continuare domenica dopo domenica”.
Sulla riduzione del numero delle squadre. “A livello personale non posso dire una parola, essere oggi in Serie A è motivo di orgoglio, conquistando tutte le promozioni dall’Eccellenza. Sicuramente bisogna cambiare qualcosa, perché non esiste che un club abbia un contributo dalla Lega e delle tv con cifre troppo differenti. In B con un monte ingaggi inferiore, grazie alla bravura dei miei ragazzi, abbiamo vinto il campionato. In Serie A è troppo diverso, contro Juve e Inter è sempre impari. Non spetta a noi, ma a chi è in sale importanti. Il calcio italiano può dire la sua anche in campo internazionale”.
Sulla competitività. “Vedo sempre la Juventus favorita, il Napoli è convinto delle sue qualità, la Roma sta venendo fuori, l’Inter pur non giocando bene riesce a vincere, la Lazio ha delle buone potenzialità”.
Sulla scuola toscana. “Noi non siamo mai contenti, cerchiamo sempre di metterci in discussione e guardare avanti. Fa parte del mestiere dell’allenatore, siamo più puntigliosi”.