Conferenza stampa prima della rifinitura pomeridiana delle 18.00 in vista della sfida casalinga di domani contro la Sampdoria (ore 15.00). Spalletti reintroduce così alla realtà del campionato, non senza prima aver ringraziato il pensiero degli addetti ai lavori sulle vicende che lo hanno riguardato negli ultimi giorni:
“Rudiger, Nura e Mario Rui sono indisponibili. Vermaelen va tenuto sotto controllo. De Rossi e Perotti sono apposto, cioè disponibili.
Come ha trovato la squadra dopo la sosta? “Rivedo oggi i nazionali, i miei collaboratori li hanno trovati bene, un po’ di fatiche le hanno fatte e serve un po’ riordinare le idee dopo i viaggi e gli impegni internazionali. L’importante è che oggi sono disponili”.
Lo scorso anno ha seguito partite e allenamenti dell’Empoli. Che rapporto ha con Gianpaolo e cosa ha portato alla Sampdoria? “Lo conosco bene, abbiamo passato serate insieme a parlare di allenamenti e punti di vista: lui riesce e plasmare la squadra e a trasmettergli il suo modo di vedere il calcio, che è un modo moderno. Nelle prime due partite si vede che c’è la sua mano, nonostante l’allenatore precedente fosse bravo uguale, Gianpaolo ha messo qualcosa in più”.
Ci saranno due terzini che spingono, come Peres e Florenzi, o è possibile una soluzione più bloccata dietro? “Noi dobbiamo fare passi in avanti, non riusciamo ad essere compatti come eravamo; Florenzi può fare benissimo il terzino, ma la squadra in questo caso deve comandare il gioc: se hai terzini bravi a spingere è inutile che stai ad aspettare. Quindi sì, possono convivere Peres e Florenzi, però devi tenere palla nella metà campo avversaria e noi dobbiamo migliorare nelle misure della squadra, che sono fondamentali”.
Baldissoni dice che c’è la possibilità di lasciare l’Olimpico. Ne ha parlato con lei? Cosa ne pensa? “Riguarda la società, certo che un Olimpico vuoto è dannoso per la squadra. Se verrò coinvolto dirò la mia, per ora è un affare loro e io la penso come Baldissoni”.
Allegri ha detto che Pjanic fa fatica perché non era abituato a tali carichi di lavoro. Come si lavora a Roma? “Se quando vanno via da qui fanno più carichi di lavoro, vuol dire che a Roma si lavora meno” (ride). “Non lo so come lavora Allegri, so come lavoro io: forza, resistenza, rimesse laterali, attacchi da inizio azione, difesa bassa ecc. Facciamo un po’ di tutto”.
Non crede che l’eclettismo di Florenzi sia un limite per la crescita del giocatore? “E’ un discorso che si può fare. La misura della nostra squadra si è allungata, bisogna solo rivedere questo, poi Florenzi sa fare tutto benissimo”.
Da domani otto giorni impegnativi: Samp, Viktoria Plzen e Fiorentina. Cosa si aspetta dalla squadra e che valore ha la prima gara di queste tre? “Diventa fondamentale essere una squadra con la misura giusta, più compatta, corta e continua nell’esercitare le proposte che vogliamo attuare. L’anno scorso ci siamo riusciti dopo un po’, e allora è stato facile esaltarsi; quando invece una squadra si allunga, diventa difficile aiutare il compagno perché son tanti metri, diventa difficile creare superiorità perché son tanti metri, anche coinvolgere tutti diventa difficile; la palla non si gioca per paura, spesso si rinuncia. Ecco, il tema dell’allenamento di oggi sarà questo: rivedere le misure e riempire la partita con qualità”.