I numeri pazzeschi stuzzicano un paragone che non suona più provocatorio: Edin Dzeko come Higuain. Fino all’anno scorso qualcuno si sarebbe messo a ridere pensando all’accostamento tra i due ma adesso, dopo la doppietta di Londra, il livello delle performance dei due centravanti può essere messo tranquillamente sullo stesso piano. Anzi, Dzeko ha cominciato meglio del collega la sua avventura italiana.
CENTO – Contro il Chelsea, nella notte del gol più bello della sua carriera, Dzeko ha festeggiato le cento presenze con la maglia della Roma, spingendosi a 59 gol complessivi (49 dei quali segnati negli ultimi 14 mesi). Nello stesso intervallo temporale, cioè le prime cento partite italiane, Higuain ne aveva segnati “solo” 51 con il Napoli di Benitez.
RITMI SUPER – Ancora più evidente il vantaggio sugli altri grandi attaccanti del campionato. Mauro Icardi, che però ha cominciato a giocare in Italia giovanissimo con la Sampdoria in Serie B, alla centesima presenza era a 43. Ciro Immobile, che sta duellando proprio con Dzeko per lo scettro virtuale di re dei cannonieri dell’anno solare, dopo cento presenze tra A, B e coppe varie aveva raggiunto quota 37. Senza contare Dries Mertens, il terzo incomodo dei bomber del 2017, che da un anno gioca centravanti e segna con grande frequenza: due anni fa, varcata la fatidica soglia dei centenari, era fermo a 23 reti.
LA CORSA – In questa stagione Dzeko sta viaggiando alla media di un gol a partita: 10 su 10. Dovesse continuare di questo passo, giocando più di 39 partite, batterebbe il record personale stabilito nella scorsa stagione, fissato appunto in 39 reti tra campionato e coppe.