(PREMIUM) Tre punti pesanti: ci siete anche voi per lo scudetto… “Basta parlare di queste cose dopo otto giornate. Era importante dopo Londra, abbiamo affatto quello che dovevamo fare. Ora abbiamo due partite in casa e dobbiamo vincerle.”
Con questa sono 11 vittorie in trasferta… “Io sto qui da tre mesi. Cerchiamo di fare il possibile in casa, abbiamo giocato con Inter e Napoli. Dobbiamo guardare partita per partita e raccogliere i punti.”
Sei diventato il leader della Roma? “Cerco di dare il massimo, a volte riesco bene ed a volte no. Sembra che sto qui da anni, i ragazzi mi hanno accolto bene. Non conta chi fa gol, a 32 anni è importante vincere a questo punto della carriera. Continuiamo così.”
La Roma può vincere? “Arriviamo dove arriviamo, non voglio illudermi per lo scudetto. Siamo ad ottobre.”
Come definiresti questa Roma con un aggettivo? “Non lo so, il mister e gli altri sono più bravi in queste cose.”
(SKY) Oggi hai fatto un gol alla Sinisa Mihajlovic? “Sì, è sempre stato il mio idolo da piccolo quando giocava alla Stella Rossa e ci tenevo a far gol davanti a lui. Sono contento, soprattutto per la vittoria.”
Che significato hanno questi 3 punti? “E’ una prova di continuità, abbiamo fatto una bella partita a Londra e che dovevamo vincere. Oggi era difficile giocare dopo 3-4 giorni, specialmente contro il Torino che è un’ottima squadra. Abbiamo sofferto un po’, non abbiamo giocato benissimo ma l’importante è che abbiamo vinto.”
Alla fine eravate stanchi? “Sì, ci sta. Il Torino viene da due risultati negativi e ci teneva a vincere. Nel calcio ci sono anche gli avversari, noi abbiamo giocato 3 giorni fa col Chelsea. Sono contento che abbiamo dato un segnale di continuità.”
Avete lanciato un segnale al campionato? C’è anche la Roma? “La Roma c’era anche prima e ci sarà anche tra 10 giornate. Sappiamo di essere una squadra forte però nel calcio bisogna vincere sempre per dimostrarlo. La stagione è lunga e noi ci impegniamo ogni partita per vincere, vediamo dove possiamo arrivare.”
(ROMA TV) Ti aspettavi di essere così decisivo? “Io cerco di fare sempre bene, faccio quello che posso con le mie qualità e do il massimo. In questo momento faccio gol e va bene così. Non voglio dire le solite cose ma era importante vincere oggi, dopo la buona partita a Londra che dovevamo vincere. Oggi era fondamentale per restare attaccati alle prime posizioni.”
Moreno ti ha consentito di spingere? “Quando bisogna vincere a volte i difensori centrali devono giocare uno contro uno. A volte lui rimaneva così ma se recuperiamo la palla siamo più vicini alla loro parte. Hector ha fatto bene come tutti, e dobbiamo continuare così.”
Qual è il tuo segreto? “Tutto questione di testa, le qualità ci sono, qualcuno ne ha di più altri di meno. Poi cerco di star bene fisicamente e le gare le preparo tutte allo stesso modo perché le partite piccole risolvono tutto. Bisogna mantenere sempre la calma e i piedi per terra.”
Hai salutato Mihajlovic a fine partita? “Sì, per me come un padre o un fratello. Lo conosco da 15 anni, c’è un ottimo rapporto. Lo volevo salutare perché tengo a lui.”