“Secondo me la prima metà del primo tempo è stata una buona partita poi c’è stato un piccolo black out nella seconda parte che ha fatto si che loro ci segnassero due gol, siamo andati in svantaggio meritatamente, non dobbiamo avere alibi su questo. Siamo rientrati negli spogliatoi e ci siamo detti che dovevamo entrare con un’altra mentalità, un altro piglio, così è stato e poi ci sono le qualità di Francesco e di Edin che hanno fatti si che questa vittori diventasse realtà. E’ stata una vittoria della squadra, che ha messo veramente tutto in campo che ha avuto un’intensità che era tempo che non si vedeva e dobbiamo partire da questa perché sappiamo che solo così possiamo vincere le partite”.
Pallotta ha detto che se la Roma gioca come il secondo tempo non ce n’è per nessuno. Così può essere veramente imbattibile? “Quella Roma lì intanto dobbiamo cercare di riproporla ed è la cosa più importante che dobbiamo avere in testa, questi 45 minuti del secondo tempo perché era una Roma che non vedevo da tanto, grande intensità, cattiveria agonistica, rincorsa per un compagno, quello che Francesco ci dava in fase offensiva tutti abbiamo messo un 10% in più in fase difensiva perché altrimenti era un alieno. Abbiamo fatto veramente un grande partita, ripartiamo da questo e cerchiamo di farlo per le prossime così sarà veramente dura per gli altri giocare contro di noi”.
Qual è il problema che causa questi blackout? “E’ stato un piccolo problema di testa, non abbiamo giocato per 22 minuti, dopo la sosta per il caldo non siamo scesi in campo. Nel secondo tempo penso si sia vista una buona Roma”.
Spirito in Europa League? “Io penso che dobbiamo pensare partita dopo partita. La Roma non ha una grande “ambizione” europea purtroppo. Abbiamo fatto una finale di Champions e basta, quindi vincere l’Europa League sarebbe bello, ma da vincere a vincerla ci passa una stagione. Andiamo li con la voglia giusta e senza prenderla sotto gamba perché se no sarebbe una sconfitta”
Non sarebbe meglio uscire al girone…
“Assolutamente no, se no che giochiamo a fare a pallone”.
(ROMA TV) Come spiegate questi numeri tra primo e secondo tempo? “Per il mio parere abbiamo giocato 70 minuti alla grande, prima parte buona. Poi dopo la sosta per il caldo al 23esimo non siamo riscesi in campo, abbiamo avuto un black out e loro sono andati in vantaggio meritatamente, non stavamo proprio in condizioni. Nel secondo tempo ci siamo detti che se entravamo cosi c’era poco da fare, dovevamo voler la vittoria e cosi è stato perchè abbiamo fatto veramente uno dei più bei secondi tempi da quando gioco alla Roma”.
C’era più voglia di riprenderla la partita o il primo tempo vi aveva messo paura? “Finito il primo tempo il campo era impraticabile, io quasi non toccavo. In 10 minuti poi si è asciugato e ci siamo messi in testa che dovevamo rientrare in campo con cattiveria e intensità che poi è stata quello che ha cambiato la partita. Dopo 3 minuti potevamo già stare 3-2 però abbiamo avuto tante occasioni e Viviano ha fatti grandi parate, complimenti a lui. Poi siamo riusciti a batterli con un rigore del capitano”.
Come ti spieghi questi black out? Perchè dobbiamo prima subire per poi reagire? “Hai pienamente ragione, è una cosa su cui dobbiamo lavorare, il mister ci metterà mano. Lui è un maestro su queste cose e saprà dirci la scelta più giusta da fare. Noi abbiamo solo una strada, quella del secondo tempo. Se giochiamo cosi possiamo mettere in difficoltà chiunque e vincere le partite”.
Bisogna ancora trovare i giusti meccanismi in difesa? “Ovviamente non è facile ripartire ogni volta da una difesa nuova, però quando prendi giocatori come Bruno Peres che ha già fatto il campionato italiano, come Juan, ci vuole poco. Bisogna ancora lavorare e mettere a posto alcune cose. Sto vedendo ora il gol dell’ 1-1 e una squadra come la Roma non può prendere un gol del genere. Dobbiamo essere più compatti dietro, dobbiamo migliorare e far si che queste cose non succedano”.
Noi li abbiamo finiti, ci dai un aggettivo per Totti? “Voi avete più vocaboli di me (ride), io sono contento di giocare a fianco a campioni come Francesco e Daniele. Penso che come loro veramente si farà fatica a rivederli qua a Roma. Io spero di dare il mio contributo per la Roma finchè si potrà però godiamoci a fondo Francesco e Daniele perchè sono persone prima che calciatori fantastici e a Roma dovranno passare molti anni prima di rivederli”.