Con la collaborazione della grandine, Pallotta e Sabatini si sono ritrovati più vicini rispetto agli ultimi gelidi tempi: i due hanno visto insieme il secondo tempo di Roma-Sampdoria, negli spogliatoi dell’Olimpico. «Il futuro di Walter – aveva detto Baldissoni prima del match – non è all’ordine del giorno, ha un contratto fino al 30 giugno. Non è una priorità, poi con Pallotta parleremo e valuteremo». Dopo aver fatto i complimenti alla squadra, letteralmente impazzita di gioia a fine partita, uscendo dallo stadio il presidente si è concentrato più che altro sulla vittoria della sua Roma: «Dovremmo giocare sempre come nel secondo tempo, quando corriamo e attacchiamo siamo la migliore squadra della Serie A. Juventus, Napoli o le altre non mi interessano: se giochiamo come sappiamo non ce n’è per nessuno. Potevamo fare addirittura 6 gol, ma il portiere della Samp è stato bravissimo». Il nuovo stadio non lo preoccupa: «Abbiamo presentato la documentazione e tutto sta andando per il verso giusto. Avrete un grande stadio, inizieremo la costruzione con la posa della prima pietra a marzo 2017. Tutti lo vogliono, i tifosi, il governo, noi: è finanziato privatamente, creerà numerosi posti di lavoro, ci sono zero ragioni perché non sia costruito. Cosa dirò alla Raggi? “Ciao, va tutto bene?”».
L’incontro con la sindaca si terrà mercoledì alle 11, salvo cambi di programma. Ieri Pallotta ha invece stretto la mano al nuovo ad Gandini, hanno fatto una passeggiata in centro prima di rientrare nell’Hotel De Russie e prendere, insieme, una macchina in direzione stadio. Oggi nell’agenda di Jim ci sono diverse riunioni nello studio Tonucci.