Tempo di Schick. Di Francesco frena ancora sul suo utilizzo dal primo minuto, ma il giovane attaccante ceco andrà ancora in panchina e probabilmente entrerà nel corso della partita contro il Crotone: «Ha ancora bisogno di tempo. Schick deve recuperare dal punto di vista atletico, ma poi può giocare in qualsiasi ruolo. Potrebbe essere una sorpresa, ma non deve cambiare l’idea di gioco della squadra. E’ un ottimo calciatore, deve solo ritrovare la condizione fisica. Sicuramente contro il Crotone non giocherà dal primo minuto, ma piano piano lo metteremo dentro», ha spiegato l’allenatore.
L’ATTESA – L’ex sampdoriano scalpita. Ha trascorso un’estate complicata, ora ha solo voglia di tornare a giocare. E’ meglio non avere fretta, le ricadute hanno già allungato i tempi del suo recupero. Di Francesco ha preferito lasciarlo tranquillo, per non mettergli troppa pressione addosso. Perchè c’è molta attesa anche da parte dei tifosi e questa il ragazzo la sente. Vuole dimostrare sul campo, possibilmente a suon di gol, di essere perfettamente guarito e che ha sbagliato chi non ha creduto in lui. Oggi Patrik Schick ha praticamente concluso il suo percorso di recupero. Tutti i test sono risultati buoni, la condizione migliora giorno dopo giorno. E con quella maglia giallorossa addosso ci si vede proprio bene.
FRENESIA – Non è stata un’estate facile. Con la Roma solo due apparizioni: pochi minuti in amichevole contro la Chapecoense il primo settembre e un quarto d’oro contro il Verona il 16 dello stesso mese. Poi un’attesa snervante, i problemi muscolari che hanno allungato i tempi di recupero, che hanno allungato l’attesa per vedere all’opera quello che è stato il giocatore più pagato della storia della Roma. In estate c’era stata anche la storia dell’aritmia cardiaca che aveva annullato il trasferimento alla Juve, quando già aveva fatto tutto. Appena arrivato alla Roma dopo un doppio infortunio muscolare e la ricaduta ha dovuto gestire con calma il suo recupero. Glielo ha imposto Di Francesco, che ha dovuto frenare la frenesia dell’attaccante. A ventuno anni non riesce a stare lontano dal terreno di gioco per troppo tempo. Di Francesco sa già come utilizzarlo, il giovane ceco è disposto a fare anche l’esterno, a sacrificarsi partendo dalla fascia per poi avvicinarsi a Dzeko. Ha già capito il calcio del suo nuovo allenatore, sa cosa vuole l’allenatore da lui. L’avventura alla Roma lo affascina e i tifosi non vedono l’ora di applaudire i suoi gol.