Diffidate dei proverbi più scontati. Vi piace il «casa dolce casa»? Bene, alla Roma per il momento sembra essere un paradiso da conquistare. In trasferta, infatti, la squadra giallorossa ha vinto tutte le partite, mentre all’Olimpico ci sono stati già due dolorosi stop contro Inter e Napoli – però con 5 pali totali colpiti – e la frenata (ma benedetta) contro l’Atletico Madrid. Morale: inutile dire che contro Crotone (oggi), Bologna (sabato) e Chelsea (martedì) le gare interne devono essere un giardino senza spine, altrimenti la rimonta in campionato e il possibile passaggio agli ottavi di Champions League potrebbero complicarsi.
DI FRANCESCO PREME – Non è un mistero, perciò, che Eusebio Di Francesco chieda ai suoi ragazzi un cambio di marcia. «Dobbiamo migliorare in casa». Per farlo, probabilmente, occorre una presa di coscienza collettiva. «Pretendo di più – dice l’allenatore – perché possiamo dare maggiore continuità a quello che facciamo. A volte rallentiamo quando potremmo fare più male, ma questo aspetto arriva col tempo». In generale, comunque, Di Francesco non può che essere soddisfatto di questo inizio di stagione, anche se rifiuta le pagelle. «Voti non me ne do, ma sono molto contento dei miei primi quattro mesi e di quello che la squadra mi sta dando – spiega –. Stiamo crescendo in Europa e in campionato. L’idea che voglio trasmettere sta passando. Quattro mesi non sono niente in un percorso complessivo; dobbiamo avere continuità di atteggiamenti e di prestazioni. I risultati arriveranno di conseguenza».
TIFO DA CHAMPIONS – Di sicuro, però, la Roma non potrà contare su un tifo rumoroso, perché stasera, se va bene, i tifosi non saranno più di trentamila. Andrà un po’ meglio sabato contro il Bologna, mentre la musica cambierà del tutto martedì contro il Chelsea, visto che sono attesi almeno cinquantamila spettatori. Da non deludere. Per questo l’Olimpico deve tornare a essere il giardino di casa.