(PREMIUM SPORT) Oggi c’era l’obbligo di vincere… “Potevamo fare meglio in fase offensiva per chiudere la partita. Abbiamo preso due pali, potevamo essere più determinati sotto porta. Ho cambiato ed oggi tre punti importanti per seguire quelle davanti”.
Oggi sei cambi su undici… “Facciamo da oggi 6 partite in 3 giorni. E’ impossibile fisicamente far fare a tutti i giocatori tutte le gare. E’ ovvio, in base alle gare e vedendo la condizione. Oggi Karsdorp, non giocava da 5 mesi una partita ufficiale, mettendogli vicino giocatori adatti”.
Solo nelle ultime partite si deciderà lo scudetto? Ci sarete anche voi? “Magari, me lo auguro. E’ giusto pensare in questo modo. Le partite vanno giocate e vinte, anche magari soffrendo. Questa squadra sta crescendo dal punto di vista difensivo, siamo la miglior difesa, sono dati importanti. Per diventare grandi bisogna essere cinici”.
Come mai i centrocampisti segnano poco? “Nainggolan ha avuto diverse occasioni, ha preso qualche palo. Sia col Chelsea che con l’Inter. A fine primo tempo volevo che le mezzali entrassero di più nell’azione. Nel secondo tempo lo hanno fatto meglio, potevano essere più incisivi. I gol importanti arriveranno quando serviranno, dobbiamo essere più incisivi con i centrocampisti per andare a chiudere”.
Schick centrale? “Non è che possiamo inventarci più di tanto, Defrel e Schick sono le alternative a Dzeko. Schick non è ancora in condizione, vedremo se col Bologna lo utilizzerò a partita in corso. L’atteggiamento e il modo di preparare le gare è importante, ho già spiegato che le partite non si vincono con il budget ma con la mentalità, anche quando ero al Sassuolo mettevano in difficoltà le grandi, comunque dobbiamo fare di più”.
La Roma ha sempre avuto continuità… “Sì, effettivamente sì. E’ l’atteggiamento ed il modo di preparare le gare. Le partite si vincono con la mentalità. Si possono vincere partite 1 a zero o 2-1 anche con le piccole. Ero dall’altra parte e non abbiamo mai reso vita facile alle grandi squadre. E’ chiaro che noi vorremmo soffrire meno e fare qualche gol in più”.
(SKY SPORT) Serviva più qualità di palleggio? “Sicuramente sì, dovevamo essere più bravi ad andare a chiudere determinate situazioni con le due mezz’ali, nel secondo tempo abbiamo fatto un pochino meglio perché allungavamo di più il Crotone creando tante situazioni dove siamo stati poco precisi nell’ultimo passaggio. Allegri si lamentava di errori tecnici, contro determinate squadre il palleggio è importante ma non fine a se stesso, noi dovevamo essere più bravi a concretizzare la mole di gioco che abbiamo fatto”.
Troppo turn over è controproducente? “A me piace vedere una squadra che cresce insieme. Non solo individualmente. Hanno giocato giocatori come Karsdorp che non giocava da 5 mesi. Ritenevo fosse la partita giusta, magari messo vicino a giocatori che avevano giocato con più continuità. Bisogna capire che da qui a martedì ci sono tre partite molto importanti, determinanti per noi e molto delicate, in cui non posso spremere tanto i giocatori perché qualcuno viene da tanti infortuni o da altro. Ho fatto delle scelte, magari per qualcuno rischiose, però la squadra sa quello che vuole e quello che deve fare. E’ normale che dobbiamo migliorare determinati meccanismi, ma il fatto di essere la miglior difesa del campionato per me è un grande risultato”.
Ha fatto troppo o troppo poco turn over? “Abbiamo preso due pali e fatto venti tiri in porta, è mancata precisione. Quando arrivano partite importanti, in alcune gare bisogna osare qualcosina in più, non per togliere qualcosa agli avversari ma perché bisogna portare tutti i giocatori ad avere una condizione ottimale per affrontare queste gare una dietro l’altra con determinate caratteristiche. Questa è stata la mia scelta, a casa abbiamo portato tre punti importanti, mi aspettavo di più dal punto di vista realizzativo”.
Donadoni ha fatto riposare suo figlio… “Anche l’anno scorso ha riposato e poi ha fatto l’assist per il 2-0, gli auguro di far bene dalla prossima”.
(RADIO RAI) “Non siamo stati sfortunati. Siamo stato poco determinati nel chiudere la partita. Abbiamo tirato tanto in porta, abbiamo preso due pali, ma non è sfortuna solo poca determinazione sotto porta. Alla fine, però, abbiamo vinto una partita che meritavamo di vincere palleggiando forse un po’ troppo. Schick è un po’ indietro rispetto a Karsdorp, che oggi ha messo dentro un po’ di minuti”.
Cosa vi manca? “Ci manca qualche gol in più. Ad oggi siamo la migliore difesa del campionato, sintomo che stiamo lavorando bene”.
(RAI SPORT) Miglior difesa del campionato. Ma un po’ di lentezza nell’andare a concludere la fase offensiva questa sera… “Più che altro nell’andare a chiudere la grande mole di gioco e le occasioni che abbiamo creato. Ho fatto diversi cambi molti giocatori non hanno la brillantezza perché non hanno i 90 minuti nelle gambe. Oggi era importante vincere, magari tutti quanti avremmo voluto soffrire meno, ma va bene così”.
Come è andato Karsdorp all’esordio in giallorosso? “Non giocava una partita ufficiale da 5 mesi, non posso che essere soddisfatto, ha giocato più di 80 minuti poi nel finale ha avuto qualche crampo. Si è proposto con le qualità, deve migliorare la fase difensiva e in alcune letture ma è un giocatore su cui puntiamo fortemente”.
(ROMA TV) Successo che è arrivato, si poteva chiudere prima? “Non è solo sfortuna, dovevamo essere più cattivi nell’attaccare la porta. Edin l’ha fatto, lui è stato sfortunato perché ha avuto occasioni. Quando domini sotto il profilo del possesso palla non possiamo chiuderla 1-0 e rischiare nel finale di pareggiare”.
Il debutto di Karsdorp? “Sono soddisfatto perché non giocava una partita ufficiale da 5 mesi, le condizioni non erano al meglio e dal punto di vista tattico sta lavorando ed è arrivato in ritardo in qualche diagonale. Però è forte ed esuberante, ha anche buona personalità. Mi auguro sia il primo tassello per la condizione migliore”.
La catena di sinistra ha lavorato meglio? “Sono d’accordo, la scelta di mettere Radja a destra che parla più lingue e faceva da comunicatore con Under e Karsdorp. Le due mezzali di sinistra potevano essere più bravi a smarcarsi tra le linee, avevamo un possesso palla ordinato ma non chiudevamo certe giocate. Dobbiamo ancora lavorare e migliorare in alcune cose”.
Cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto? “Mi è piaciuto che la linea difensiva migliora sempre, anche nelle seconde palle che potevano essere pericolose. Loro giocano spesso su queste palle e noi abbiamo fatto bene, anche due contro due i difensori leggevano bene. Invece siamo stati poco determinati nell’accompagnare determinate giocate, si poteva scegliere meglio dove andare a prendere il pallone”.
Qualche difficoltà nell’ultima scelta? “Abbiamo fatto errori tecnici ma anche altre giocate fatte bene. Si può sempre migliorare, sento tutti gli allenatori lamentarsi e posso dire anche io che si può fare meglio. Il fatto di sapere leggere le gare, non innervosirsi e mantenere la solidità difensiva è un punto a favore. Poi sono d’accordo che possiamo fare meglio dal punto di vista tecnico”.
Lei non sta né un metro avanti, né uno indietro rispetto la squadra… “Mi piace questa cosa, ne faccio una ragione di uomo. L’importante è che la squadra assimili al meglio, voglio creare un gruppo solido e non una squadra di individualisti”.