«Io non credo assolutamente nella casualità, anche se in qualche situazione lo è». Sarebbe bello poter parlare solo di Champions e di Chelsea, un avversario prestigioso contro il quale la Roma ha giocato quella che resta, per distacco, la miglior partita dall’inizio della stagione (3-3 a Stamford Bridge). Il discorso di Eusebio Di Francesco, alla vigilia, ha invece un passaggio obbligato: quello degli infortuni. Dopo lo choc di Karsdorp (rottura del legamento crociato alla prima presenza in campo) l’emergenza resta alta. Bruno Peres non è stato nemmeno convocato: lesione di primo grado alla coscia destra, si spera di recuperarlo dopo la sosta per le nazionali (ci sono Roma-Lazio il 18 novembre e Atletico Madrid-Roma il 22). Per il terzino brasiliano è il secondo k.o. muscolare in stagione, per la Roma è il tredicesimo.
Va ancora peggio per Patrik Schick, l’acquisto top dell’estate (5 milioni di prestito, 9 per il riscatto, 8 di facili bonus e un minimo di 20 milioni di euro nel 2020), che fin qui ha giocato solo 16 minuti contro il Verona (16 settembre) e poi ha proseguito nel calvario delle ricadute. Questo il report di Di Francesco: «Patrik ha sentito un piccolo fastidio nel calciare nell’ultimo allenamento. È stato sottoposto a un nuovo esame, che non ha evidenziato lesioni, ma in questo momento faremo degli allenamenti individuali per sopperire a questo suo piccolo problema. Valuteremo per la prossima gara contro la Fiorentina. Vi assicuro che sotto tutti gli altri punti di vista il giocatore sta bene».
Una precisazione non banale, perché a Roma stavano girando voci di tutti i tipi, seminando anche il sospetto più temuto, cioè quello legato all’idoneità calcistica. Niente di tutto ciò, per fortuna, ma i tempi di recupero stanno diventando quelli di un brutto strappo muscolare e non certo di un banale affaticamento. «Noi stiamo lavorando per una soluzione – ha assicurato l’allenatore -, ma questa è anche una cosa interna di cui non possiamo parlare a tutto il mondo. Potete parlare di quello che volete, ma nella mia testa c’è una sola cosa: il Chelsea. So che ci sarà una grande cornice di pubblico e mi auguro che sarà una grande festa per la Roma. Voglio positività attorno alla squadra, al di là di chi scenderà in campo. Voglio un pubblico straordinario e vi assicuro che la mia Roma darà il massimo per ottenere questo grande risultato». La buona notizia è che Manolas e Defrel sono stati convocati e andranno almeno in panchina.