Di Francesco ha fatto bene a dargli fiducia. Nell’ottica del turn over, dopo aver giocato titolare contro il Bologna, Stephan El Shaarawy sarebbe dovuto tornare in panchina. Invece l’allenatore ha voluto premiare il suo felice momento, perché la prestazione di sabato scorso non era stata solo il gol, ma era molto di più. Così il tecnico gli ha chiesto di partire dalla destra, che non è la sua posizione ed El Shaarawy ha messo al sicuro la vittoria contro il Chelsea. La sua prima doppietta in Champions League ha il sapore di un’impresa. Anche El Shaarawy, come molti suoi compagni, è migliorato molto con Di Francesco. La gioia del Faraone è incontenibile: «Sono quelle serate che ti porterai dietro per tutta la vita, una serata davvero speciale. La mia prima doppietta in Champions e poi vincere contro il Chelsea non succede tutti i giorni. Ci teniamo stretta questa vittoria e ce la godiamo».
RESTARE PRIMI – La Roma è sorprendentemente in testa al girone C e adesso la qualificazione è a un passo: «C’era un po’ di scetticismo al momento della composizione del girone. Invece siamo andati a Londra con la consapevolezza di fare una grande partita e abbiamo sfiorato la vittoria anche allo Stamford Bridge. Anche a Baku siamo andati per vincere e abbiamo conquistato tre punti fondamentali, su un campo difficile. Non è finita, dobbiamo mantenere la prima posizione, poi c’è un’altra partita prima della sosta e pensiamo a quella». La prossima gara è in programma il 22 novembre a Madrid contro l’Atletico.
MOMENTO D’ORO – Per El Shaarawy è un momento d’oro, tre gol in quattro giorni, ha regalato due vittorie pesanti alla Roma. Adesso vuole far durare il più a lungo possibile questo periodo così felice: «E’ davvero un momento speciale, è questo il termine esatto. Pochi giorni fa c’è stato il mio compleanno, è stata una settimana intensa e piena d’emozioni. Sono davvero felice».
ECLETTICO – Il Faraone adesso si candida per un posto da titolare anche a Firenze, ha dimostrato di poter giocare anche a destra, pur non essendo la sua posizione. E su di lui punta anche Ventura, che lo chiamerà per gli spareggi contro la Svezia. Il commissario tecnico avrebbe voluto che la partita di Firenze fosse anticipata a sabato, per avere i giallorossi con un giorno di riposo in più. Ma Di Francesco ha preferito non cambiare il programma iniziale e avere così 24 ore in più per recuperare energie dopo la trionfale vittoria contro il Chelsea.
STANDING OVATION – Stephan è cresciuto dal punto di vista tattico. Prima dell’arrivo di Di Francesco restava troppo lontano dalla porta, sempre molto vicino alla fascia. Invece il nuovo allenatore gli ha chiesto di accentrarsi di più e i risultati si vedono. Questa può essere per lui una grande stagione. Al terzo anno alla Roma, il Faraone è diventato un beniamino dei tifosi. Si è meritato la conferma in giallorosso, dopo essere arrivato in prestito tra molte perplessità. Ha dimostrato il suo valore, è riuscito a ripartire, dopo essersi perso un po’ per strada dopo il felicissimo esordio da giovanissimo nel Milan. Di Francesco lo ha sostituito nel finale con Gerson per regalargli la standing ovation. I 55.000 dell’Olimpico si sono alzati in piedi per un lungo applauso