Terza sconfitta consecutiva per la Primavera di Alberto De Rossi, adesso la situazione in casa giallorossa rischia di diventare pericolosa.
La partita di Youth League contro il Chelsea ha avuto due facce, il primo tempo sembrava la fotocopia di quello giocato con l’Atalanta, brutto e pieno di pericoli per la retroguardia. La prima frazione si conclude con gli inglesi in vantaggio per 2-0, gol di Sterling al sedicesimo e raddoppio di Taylor Crossdale cinque minuti dopo. Molti hanno temuto il peggio, una nuova imbarcata sembrava potesse materializzarsi . Invece, i giallorossi hanno avuto una buona reazione e sono scesi in campo nel secondo tempo con un altro piglio, mettendo in seria difficoltà i ‘blues’. A dieci dalla fine, Celar accorcia le distanze regalando speranze per un pareggio. De Rossi le tenta tutte, dentro anche la punta giovanissima Barbarossa al posto del terzino Semeraro, ma il gol non arriva. Tuttavia, grazie soprattutto alla vittoria ottenuta all’andata, le chance di qualificarsi per gli ottavi di finale sono alte, prossima sfida contro l’Atletico Madrid in terra spagnola.
Serve però subito un segnale forte, oggi si gioca ad Udine ed un mancato esito positivo avrebbe quasi del catastrofico. Visto il rinvio della partita con il Torino e la sconfitta con l’Atalanta, la testa della classifica è lontana sei punti. Definirlo un ‘dentro o fuori’ è eccessivo, ma sicuramente può essere una sfida spartiacque: vincere per ripartire o perdere per piombare in una crisi nera. Per mettere in difficoltà l’Udinese, l’ideale sarebbe giocare come nel secondo tempo di martedì. Le cose buone messe in mostra nella seconda frazione di gioco, devono essere di buon auspicio per la partita di oggi e per centrare l’obiettivo della vittoria.
L’avversario è ostico, ma sicuramente alla portata. I friulani vengono da una vittoria di misura contro il Verona in trasferta, mentre sono ancora a secco di partite vinte in casa. Un fattore in più che deve far sperare bene la Roma per cambiare rotta. Si deve tornare di testa e di mentalità indietro di una settimana, forse tra le più brutte immaginabili.