È il primo a sapere che l’euforia post-Chelsea è il pericolo maggiore oggi al Franchi. Proprio per questo motivo, Di Francesco predica prudenza e concentrazione: «Sono contento ma non mi accontento – è lo slogan coniato – l’entusiasmo che c’è dà grande consapevolezza per tutto quello che abbiamo fatto, ma non deve portare a un abbassamento di tensione o a un pizzico di presunzione. Non dobbiamo sentirci bravini». Sinora le prime 5 in campionato contro le restanti 15 hanno ottenuto 153 punti dei 159 disponibili, lasciando per strada soltanto tre pareggi. Se si vuole dunque rimanere incollati al vertice, bisogna vincere perché la differenza in questo torneo la faranno quasi esclusivamente gli scontri diretti: «Il ds Monchi ha detto che abbiamo il dovere di provare a vincere lo scudetto? Più avanti faremo le valutazioni, ora è troppo presto per dirlo – spiega Eusebio – Dobbiamo recuperare il terreno perso, non siamo favoriti. Stiamo rincorrendo il desiderio di rimanere attaccati alle squadre lì davanti. E per farlo dobbiamo vincere». La Fiorentina in passato lo aveva cercato «ma io sono felice qui», ribadisce. Felicità che divide con Emerson, tornato nella lista dei convocati: «È pronto per la panchina e di questo sono molto contento».